Agenzia delle entrate: attenzione se rispondi ti svuotano il conto

Segnaliamo alcune e-mail pericolose da parte di chi si spaccia per l’Agenzia delle entrate: se rispondi potrebbero svuotarti il conto in banca

La tecnologia, soprattutto negli ultimi anni, ci ha permesso di fare grandi passi in avanti verso condizioni di vita più agevoli, semplici e, soprattutto, veloci. Con l’arrivo di internet, lo sviluppo di nuovi computer e degli smartphone, quasi tutto è a portata di mano e anche le comunicazioni con enti pubblici e private sono praticamente immediate.

(ANSA)

Tuttavia, c’è sempre chi se ne approfitta e la tecnologia, oltre a grani innovazioni e vantaggi, ha portato purtroppo anche dei nuovi pericoli. Sono in molti, infatti, a sfruttare la tecnologia per truffare la gente. In questo articolo, infatti, segnaliamo alcune e-mail pericolose da parte di chi si spaccia per l’Agenzia delle entrate: attenzione, se rispondi potrebbero svuotarti il conto in banca.

E-mail false dall’Agenzie delle Entrate: se rispondi ti svuotano il conto

Anche con le nuove tecnologie è importantissimo non abbassare mai la guardia, in quanto le truffe possono colpire in qualsiasi momento. Purtroppo, il fenomeno del phishing (il furto di dati e la richiesta successiva di un riscatto) è sempre più diffuso e oggi segnaliamo una particolare truffa che avviene per e-mail.

Ad alcuni utenti, infatti, viene inviata una e-mail in cui (i truffatori) si spacciano per enti pubblici e privati, come banche, istituti di credito, Inps o anche Agenzia delle Entrate. Nei messaggi, solitamente, vengono indicati problemi di varia natura (inesistenti), in modo che i malcapitati forniscano inavvertitamente i propri dati personali.

(ANSA/JULIAN STRATENSCHULTE)

È stata la stessa Agenzia delle Entrate, il 15 luglio, a segnalare con un comunicato stampa nuovi tentativi di truffa tramite e-mail. Alcuni, infatti, si spacciano per l’ente pubblico, chiedendo ai malcapitati i propri dati personali, con lo scopo di rubare informazioni, dati, file o altro materiale digitale utile per poi richiedere, successivamente, allo stesso malcapitato un riscatto in denaro (spesso in bitcoin) in modo da vedersi restituiti il materiale rubato.

Nel comunicato, l’Agenzia delle Entrate ha invitato a non rispondere ad email sospette e assicurarsi sempre quali siano i veri mittenti dei messaggi, specificando di non cliccare mai su alcuni link ed evitare di condividere le proprie informazioni personali.

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