Pratesi “Non faccio la doccia, non sempre tiro lo sciacquone. Mi cambio le mutande ogni due tre giorni”

Il presidente onorario del Wwf, Fulco Pratesi e i suoi consigli per non sprecare l’acqua. «Uso i barattoli per lavarmi a pezzi.”

Il presidente del Wwf Pratesi, ritiene che “con questa siccità spaventosa dovremmo tutti essere più responsabili e capire quanto è preziosa l’acqua che usiamo tutti i giorni” e racconta la sua “ricetta” per non sprecarla.


Fulco Pratesi – presidente WWF Italia /ANSA
ALESSANDRO DI MEO

Fulco Pratesi è il presidente onorario del Wwf. Ambientalista convinto, ha 87 anni e tra le sue abitudini c’è un uso molto moderato dell’acqua e dell’energia. In un ‘intervista gli è stato domandato come si può risparmiare acqua, perché soprattutto in questo momento, come spiega lo stesso Pratesi, “con questa siccità spaventosa che non accennerà a diminuire almeno fino a metà agosto dovremmo tutti essere più responsabili e capire quanto è preziosa l’acqua che usiamo tutti i giorni”. Beve l’acqua di rubinetto, niente bottigliette che inquinano, neanche al ristorante e “bevevo anche quella del Tevere, quando uscivo in canoa con gli amici”. Rare lavatrici e lavastoviglie, “niente doccia ma cambio le mutande ogni due-tre giorni». L’ultima doccia l’ha fatta “quando ero giovane e giocavo ancora a rugby” ma puntualizza che si lava tutti i giorni “la faccia e le ascelle e i punti critici mattina e sera, con una spugna e i barattoli, in modo da non sprecare l’acqua quando scende dal rubinetto. Mani e piedi, rapidissimamente”…”Quando lavo i denti chiudo subito il rubinetto e uso sempre lo stesso bicchiere: l’acqua la uso per risciacquarmi la bocca, prima di buttarla via. La barba non la faccio con il rasoio elettrico, perché anche l’energia è importante. Pure lì, faccio cadere l’acqua in un recipiente e poi quando ho fatto la uso per ripassarla sul viso. Non uso mai il phon”. Per quanto riguarda lo sciacquone, “solo per una pipì non si usa, nemmeno con il bottone più piccolo. Dopo due o tre volte va bene. Ma anche quando premo il bottone piccolo penso a quanto servirebbe quell’acqua ai bambini del Burkina Faso o alle donne del Centr’Africa che la vanno a prendere nei pozzi e la riportano indietro sulla testa”. E poi d’estate dormo senza pigiama, così non devo lavarlo”. E per quanto riguarda le magliette, “mi cambio quando serve. Ripeto: l’acqua è un bene preziosissimo. E poi lavare i panni non significa solo usare l’acqua, ma anche la corrente per stirarli. La lavatrice da noi si fa solo quando è piena”.  Pratesi dunque conclude confermando il fatto che questo suo stile di vita non ne ha pregiudicato la sua salute e soprattutto la vita sociale: ha ancora tutti i capelli, nessun problema di pelle, non porta gli occhiali e deve solo usare un piccolo apparecchio per l’udito. Tra le sue abitudini c’è un uso molto parco — «veramente» parco — dell’acqua. In questi giorni in cui si medita il razionamento nelle città, è la persona giusta alla quale chiedere consigli domestici per non sprecare il preziosissimo «oro blu».

 

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