Fila all’INPS. C’è anche qualcuno che vive da mesi con il cadavere del figlio per incassare la pensione

Un’anziana aveva continuato a incassare per un nove mesi, la pensione del figlio disabile dalla nascita, che nel frattempo era morto.

Una donna di 74 anni, la signora Giovanna Di Taranto, originaria di Milano, ma residente a Treviso in Via Castellana, ha vissuto per nove mesi in casa col cadavere del figlio disabile per incassare la pensione di invalidità.

Inps/ANSA / CIRO FUSCO

La macabra scoperta è avvenuta nel maggio 2019 da parte della polizia su segnalazione della figlia dell’anziana che non riuscendosi a mettere in contatto con la madre ha allertato gli agenti preoccupata. La donna vegliava il figlio da sola quando gli agenti hanno fatto irruzione in casa. Pare che l’appartamento fosse ridotto a una discarica e la madre, che ogni mattina comprava un cornetto per il figlio, è stata trovata in stato confusionale. “Restituirò tutto” ha commentato la signora riguardo all’ episodio di occultamento del cadavere di suo figlio, Vittorio Chies, 50 anni. L’uomo dunque sarebbe morto per arresto cardiaco, dopo il decesso sarebbe stato mummificato, posto su un letto e lasciato all’inesorabile decomposizione. Percepiva un assegno mensile di 900 euro. In tutto quindi si presume che l’anziana, ora residente a Milano, abbia intascato fino a 9mila euro senza averne alcun diritto.

Giovanna è comparsa ieri di fronte al gup  per l’udienza preliminare in cui, difesa dall’avvocato Cristiana Polesel, dovrà rispondere di occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato. La 74enne ha comunque assicurato che intende risarcire l’Inps del “maltolto”, somma che l’istituto di previdenza ha calcolato in 5 mila euro. Il giudice per l’udienza preliminare ha quindi aggiornato l’udienza al prossimo 22 dicembre per il saldo della cifra che, una volta pagata, dovrebbe consentire alla Di Taranto di poter patteggiare.

 

 

 

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