“Inutile chiudere gli hub vaccinali, dovremo farli ogni 6 mesi”, dice Matteo Bassetti

Il professor Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, interviene per commentare la situazione attuale e prospetta cosa accadrà nel breve termine.

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid –  attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 170.844 unità. Da ieri 259 morti e 30.333 guariti.  I casi attualmente positivi salgono a  1.265.297, +140.245 rispetto a ieri. I ricoverati aumentano di 579 unità mentre in terapia intensiva +41 assistiti da ieri.

Bassetti: “Dovremo vaccinarci ogni sei mesi”

Aveva già anticipato, qualche settimana fa, che la terza dose del vaccino anti Covid non sarebbe stata l’ultima ma era da intendersi come “la terza rata di un’automobile acquistata in leasing”.  Tuttavia non aveva specificato quanto tempo sarebbe intercorso tra la terza dose e quella successiva. Perché quando acquistiamo un’automobile a rate sappiamo in anticipo la cadenza dei pagamenti: con le dosi vaccinali questo, al momento, non ci è dato saperlo. Il professor Matteo Bassetti – direttore delle Malattie Infettive al Policlinico San Martino di Genova – ha fornito una risposta al quesito: dovremo ripetere la vaccinazione anti Covid ogni sei mesi. Ai microfoni di Agorà su Rai Tre, l’esperto ha spiegato: “Gli hub vaccinali devono rimanere aperti almeno per i prossimi due anni. Perché è evidente che potrà succedere che dovremo vaccinarci una volta ogni sei mesi“.

Dunque una iniezione a cadenza semestrale, almeno questo ora è stato chiarito. Ma che fare con chi del vaccino proprio non ne vuole sapere? Il Governo Draghi, per dare una spinta in più agli ultimi oppositori, domani si riunirà nuovamente per decidere se introdurre o no l’obbligo del Super Green Pass in tutti i luoghi di lavoro. Se la proposta passerà a quel punto potrà recarsi a lavorare solo chi è vaccinato o chi è guarito dal Covid, non basterà nemmeno più risultare negativi dopo un tampone. A quel punto o aumenteranno i vaccinati o aumenteranno i disoccupati, tertium non datur. Per Bassetti, con la nuova variante Omicron, chi non si vaccina non avrà scampo: “Chi non è vaccinato nei prossimi tre mesi sarà sicuramente contagiato Se sarà fortunato avrà i sintomi di un raffreddore o di un’influenza rinforzata. Se non sarà fortunato rischierà di andare in ospedale con una polmonite. In qualche caso rischierà di andare in terapia intensiva e in qualche altro caso andrà incontro ad un decesso” . Infatti il medico ha ribadito la sua piena adesione all’ipotesi d’introdurre l’obbligo vaccinale.

Tuttavia anche chi è già vaccinato con due dosi può infettarsi – o reinfettarsi – e contagiare altre persone. Di recente una giovane donna ha raccontato di essere risultata positiva al Covid per la terza volta nonostante le due dosi di vaccino. Dopo aver prospettato uno scenario poco rassicurante, Bassetti precisa, però, che i contagi di oggi non sono da intendersi come quelli del 2020, quando non c’erano ancora i vaccini. Infatti – precisa – la maggior parte dei casi positivi sono persone asintomatiche che scoprono di avere il virus solo perché si sottopongono ad un tampone. per questo, al fine di non creare confusione e allarmismo, l’esperto consiglia di eseguire i tamponi solo a chi ha i sintomi. L’esatto contrario, in pratica, di quanto è stato fatto fino ad ora per tenere sotto controllo la diffusione del virus: gli asintomatici, prima ritenuti il principale problema, ora a quanto pare,non sono più un veicolo di diffusione.

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