Casa occupata, la donna si difende: “Non sapevo dove andare”

La donna che ha occupato la casa di Ennio, 86enne residente a Don Bosco, ha dichiarato di averlo fatto poiché non sapeva dove andare.

Carabinieri portano via occupante (Fanpage)

Nel mese scorso, la vicenda di Ennio Di Lalla, 86enne residente a Don Bosco, aveva sconvolto tutta Italia. Di ritorno da una visita per la sua cardiopatia, Ennio è stato sorpreso da uno spiacevole evento. I tentativi di aprire la porta di casa erano vani. Qualcuno aveva cambiato la serratura, che presentava palesi segni di scasso, e stava al momento vivendo all’interno di casa sua. Vane le richieste di Ennio di poter rientrare almeno per prendere i suoi medicinali salvavita o perlomeno le ricette di tali medicine: gli occupanti non avevano intenzione di farlo entrare.

Sono subito intervenuti i Carabinieri, che non hanno però potuto fare molto: in tali casi, è necessario l’intervento di un magistrato al fine di liberare la casa. Quando ieri mattina i carabinieri sono entrati nel palazzo di Ennio, stavolta con la documentazione necessaria, non hanno trovato gli occupanti nell’appartamento. La donna che si è scoperto occupare tale appartamento aveva probabilmente intuito cosa stava per succedere e ha scelto di non palesarsi, almeno inizialmente. All’intervento del fabbro, però, la donna è giunta con le chiavi di casa. I militari hanno dichiarato che la donna è stata collaborativa.

Appena entrato nella sua abitazione, Ennio ha avuto un mancamento. I suoi beni personali erano stati accatastati da una parte al fine di fare spazio agli effetti personali della 28enne. Al contrario di quanto trapelato inizialmente, la casa di Ennio non è stata distrutta, ma è semplicemente in disordine. Ennio dovrà dunque rimboccarsi le maniche e rimettere al proprio posto i ricordi di una vita, ma non sarà solo: gli abitanti del suo quartiere, appresa la notizia, si sono subito mobilitati al fine di aiutarlo a sistemare tutto.

La donna 28enne, la cui identità non è trapelata, aveva con sé un cane. L’animale era tenuto bene, con il microchip, e non è stato maltrattato. Da ciò, è stato ridato alla proprietaria, che se ne è andata dall’abitazione di Ennio. La donna ha dichiarato di aver compiuto questo gesto in quanto non sapeva dove stare, non credendo che la casa fosse abitata. Secondo quanto trapela dalle indagini, la donna non sarebbe la sola ad aver occupato l’appartamento: oltre a lei, altre cinque persone al momento non identificate. La donna e gli altri occupanti sono stati dunque denunciati per invasione e danneggiamento di terreni o edifici.

Non è il primo caso di case occupate in Italia. A Palermo, Francesca Taibbi ha comprato un appartamento nel 2012 ma tale residenza è stata occupata abusivamente da altre persone, per un totale di nove anni.

 

 

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