“Dammi un bacio” lo zio accorre per proteggere la nipotina di 9 anni

Milano, quartiere di Stadera. Un uomo di 45 anni importuna una bambina con richieste inopportune. Lei racconta tutto allo zio che la difende, poi un colpo con una bottiglia di vetro e un fiume di sangue.

Philipp Guelland/Getty Images/archivio

Un fatto sconvolgente è accaduto lo scorso 26 agosto dopo le 18:00, in un parchetto all’angolo tra via Palmieri e via Montegani nel quartiere Stadera di Milano. Un uomo di 45 anni ha iniziato ad importunare una bambina di 9 anni mentre questa stava giocando nei giardinetti sotto casa. “Dammi un bacio” avrebbe ripetuto secondo la testimonianza della piccola e quella dei presenti. L’uomo, rifiutato si è fatto più insistente, spaventando la bambina che è tornata immediatamente a casa a raccontare tutto alla mamma e allo zio.

Lo zio, 30 anni, è subito sceso per affrontare il 45enne. “Lascia stare la bambina” e subito scatta il panico nel parchetto popolato da tanta gente: l’uomo accusato fruga in un cestino della spazzatura posto lì vicino, ne estrae una bottiglia di vetro vuota e con un colpo a terra ne spacca il collo, facendola diventare a tutti gli effetti un arma. Inizia ad agitare in aria il coccio appuntito, poi conto le persone presenti che iniziano ad allontanarsi terrorizzate. Alcuni gli urlano di mettere giù il vetro.

L’uomo però, al posto di calmarsi, si scaglia contro lo zio della bambina e lo colpisce al braccio destro: lacerazione del bicipite e lesione ad un’arteria. L’uomo a terra in un fiume di sangue. Una donna prontamente gli stringe attorno al braccio una maglietta per arrestare l’emorragia il più possibile. Nel mentre sono stati chiamati gli agenti del 112 che arrivano in pochi minuti con i sanitari di Areu. Il 30enne viene immediatamente trasportato in codice rosso all’ospedale San Paolo dove, dopo aver ricevuto una trasfusione d’emergenza, finisce sotto i ferri. L’uomo per fortuna ce l’ha fatta, ora è ricoverato nel reparto di Ortopedia con una prognosi di 30 giorni.

Intanto l’aggressore e molestatore è stato fermato dai carabinieri del Radiomobile a poche centinaia di metri in via Meda mentre stava cercando di salire su un tram. Portato dagli agenti a San Vittore. Dopo aver scoperto il suo vero nome – avendone fornito inizialmente uno falso – sono partite subito le indagini, dalle quali si scopre che l’uomo, 45 anni, è un pluripregiudicato con diversi ordini di espulsione mai eseguiti: reati contro il patrimonio, denunce per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. 

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