Saman tradita dalla madre “Torna a casa, stiamo morendo. Faremo come dirai tu”

La giovanissima Saman Abbas era scappata da casa e aveva denunciato i genitori che volevano obbligarla a sposarsi. Ma un messaggio “trappola” della madre la convinse a tornare in famiglia.

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Ti prego fatti sentire, torna a casa. Stiamo morendo. Torna, faremo come ci dirai tu“. Sembrerebbe il messaggio di una madre disperata e in ansia per la figlia. Invece queste sono le parole che la madre di Saman Abbas – la 48enne Nazia Shaheen scrisse alla figlia per incastrarla.  La ragazza nell’ottobre 2020 – quando ancora era minorenne – era andata via da casa perché i genitori volevano costringerla a sposarsi con un cugino in Pakistan. Era stata trasferita in una casa famiglia a fine novembre. Tuttavia, la giovane lasciò la struttura volontariamente per tornare a casa con i genitori. Gli operatori sociali e i carabinieri l’avevano avvertita dei possibili rischi a cui sarebbe andata incontro. Non è dimostrabile se l’sms della madre abbia avuto un ruolo di primo piano nella sua decisione di tornare a casa, quel che è certo è che la ragazza è poi scomparsa nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio a Novellara, Reggio Emilia.

Saman aveva deciso di non accettare quello che era stato deciso per lei: le nozze combinate dai genitori dei due futuri sposi. Una consuetudine che fa parte della cultura di alcune zone del Pakistan. La decisione degli operatori sociali di trasferire la ragazza in una casa protetta aveva sconvolto gli equilibri familiari, tanto da fare esclamare alla madre “Come faremo a spiegarlo in Pakistan? Questo è un disonore per tutti”. La famiglia aveva già predisposto tutto da tempo: l‘organizzazione del matrimonio fra Saman e un suo cugino in Pakistan era stata pianificata per bene dalle famiglie. L’unica cosa che mancava, la più importante, era il sì della ragazza. La quale non aveva intenzione di acconsentire. Lei avrebbe voluto studiare per diventare medico. ma il triste epilogo ormai lo conosciamo tutti.

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