“Saman è disobbediente, una vergogna per la nostra famiglia” così la madre decise il destino della figlia

Secondo gli investigatori, la famiglia di Saman Abbas avrebbe avuto come unico movente il rifiuto del matrimonio da parte della giovane. 

Saman Abbas 14 giugno 2021 leggilo.org

Un quadro familiare a dir poco disturbante quello che emerge dalle indagini sulla famiglia di Saman Abbas, accusata in toto di aver contribuito con ruoli più o meno estesi all’omicidio ed all’occultamento del cadavere della ragazza appena maggiorenne che aveva come unica colpa quella di essersi opposta al matrimonio con un uomo che nemmeno aveva mai visto dal vivo. La ragazza, secondo le indagini assassinata dopo essere rientrata a casa per prendere il passaporto che i suoi stessi genitori le avevano sequestrato, sarebbe stata additata come un vero e proprio disonore dai genitori per il semplice rifiuto opposto al matrimonio: “Questo è un disonore per tutti noi, ora come faremo a spiegarlo in Pakistan?”, disse Nazia Shasheen, madre di Saman Abbas quando gli operatori della comunità in cui la ragazza ha inutilmente cercato rifugio dalle prepotenze della sua famiglia le comunicarono che la ragazza non voleva tornare nel paese asiatico. A testimoniare questo episodio ci sono gli stessi assistenti sociali della struttura.

Anche il padre di Saman Abbas, Shabbar, era in linea con il pensiero che la figlia dovesse “tornare in carreggiata” ed obbedire al diktat della propria famiglia: “Nostra figlia fa tutto il contrario di quello che le diciamo di fare. Non so più cosa fare con lei”, le parole che l’uomo avrebbe rivolto agli operatori della struttura a cui Saman si era rivolta. Shabbar avrebbe rimpianto amaramente la sua decisione di affidarsi a Danish, lo zio di Saman attualmente ricercato in tutta Europa e che avrebbe commesso l’omicidio con le sue stesse mani: secondo gli altri familiari, l’uomo sarebbe quasi svenuto dopo aver realizzato cosa Danish aveva fatto a sua figlia. Un pentimento ormai tardivo dato che Saman Abbas, secondo gli investigatori, era ormai morta proprio per volere dei suoi genitori. Un caso in cui nessuno sembra realmente innocente e il vero autore materiale del delitto ancora non si trova.

 

Impostazioni privacy