Stresa, il fidanzato aveva raggiunto Serena per il fine settimana: morti mentre progettavano il loro futuro

C’è anche una giovane coppia di fidanzati, Serena Cosentino e Mohammadreza Shahaisavandi, tra le 14 vittime del disastro di Stresa. 

serena cosentino
Serena Cosentino/Facebbok

Tra i 14 morti della tragedia di Stresa – dove ieri una cabina della funivia che conduce sul monte Mottarone è precipitata – ci sono anche Serena Cosentino e Mohammadreza Shahaisavandi, due fidanzati di 27 e 23 anni. La giovane coppia aveva deciso di approfittare della domenica libera per passare una giornata sul Lago Maggiore. Entrambi erano residenti a Diamante, in Calabria: Serena era originaria della provincia di Cosenza e aveva festeggiato il proprio compleanno lo scorso 4 maggio, mentre Mohammadreza aveva origini iraniane.

Dopo gli studi universitari condotti alla Sapienza di Roma, Serena si era stabilita da alcuni mesi a Verbania, dove aveva vinto un concorso come borsista di ricerca al Cnr Istituto di Ricerca sulle Acque. Aveva preso servizio il 15 marzo. Il suo compagno, invece, viveva ancora a Roma, dove stava continuando gli studi e, secondo le prime ricostruzioni, aveva raggiunto la fidanzata nel fine settimana per trascorrere un po’ di tempo insieme. Una domenica di svago, per una coppia costretta a rimanere a distanza.

La notizia della tragedia ha scosso la città di Diamante: “Una notizia che non avrei ma voluto dare alla nostra comunità. Purtroppo, nel tragico incidente della funivia di Stresa hanno perso la vita due ragazzi di Diamante: Serena Cosentino e Shahaisavandi Mohammandreza“, ha detto il sindaco Ernesto Magorno. Il Primo Cittadino della località calabrese lancia poi un appello: “Chiedo a tutti di rivolgere una preghiera alla nostra Immacolata per i due giovani  concittadini scomparsi  e per le loro famiglie alle quali la cittadinanza di Diamante è vicina in un abbraccio commosso e fraterno“.

Intanto, sul fronte delle indagini per accertare cause e responsabilità della tragedia, la Procura di Verbania, guidata dal procuratore Olimpia Bossi, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose: “L’intera area è stata posta sotto sequestro; cominceremo dai rilievi tecnici“, ha dichiarato il procuratore.

 

In merito alla manutenzione dell’impianto “l’ultimo controllo magnetoscopico della fune è stato effettuato a novembre del 2020 e gli esiti dello stesso non hanno fatto emergere alcuna criticità” ha dichiarato dichiara Anton Seeber, presidente della Leitner  azienda altoatesina, una delle più importanti al mondo per la costruzione di impianti a fune, che aveva in gestione la funivia . “La revisione generale – prosegue la Leitner in una nota – consiste in una severa revisione dell’intero impianto, dalle cabine ai carrelli, agli argani e alle apparecchiature elettriche, ed è stata realizzata nell’agosto del 2016. Da allora, ogni anno a novembre, si sono succeduti con regolarità i controlli alle funi. Sempre con esito positivo”. Nell’impianto di Stresa-Mottarone la Leitner ha “in carico la manutenzione straordinaria e quella ordinaria, mentre i controlli giornalieri e settimanali di esercizio fanno capo alla società di gestione Ferrovie del Mottarone spiega la nota. “Tutte le funi degli impianti sono sottoposte a controlli visivi frequenti. Bisogna essere certi dell’integrità di tutta la fune, anche della parte interna” ha chiarito la ditta. Parole che al momento non spiegano la tragedia.

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