Fabio Testi, vita distrutta da un odore insopportabile: “La compagna di mio figlio è svenuta”

Fabio Testi, ospite in collegamento a “Domenica Live”, si scaglia contro una fabbrica che ha sconvolto la vita della sua famiglia.

Fabio Testi
Fabio Testi in collegamento con “Domenica Live”

Fabio Testi ha minacciato seriamente di incatenarsi ai cancelli della fabbrica: l’attore è furioso dopo che la puzza proveniente da una fabbrica che produce fertilizzanti sul lago di Garda, a meno di un chilometro dalla sua abitazione alle porte di Verona, non si ferma ancora nonostante le tante denunce dei cittadini. In collegamento con Barbara D’Urso a “Domenica Live” l’attore ha parlato della vicenda che investe personalmente lui e la sua famiglia.

Fabio Testi a “Domenica Live”

L’aria è irrespirabile, da vomito, e la puzza proveniente dalla fabbrica produttrice di fertilizzanti da campo travolge periodicamente diversi comuni nei paraggi.
Come Fabio Testi spiega a Barbara D’Urso e a tutti i telespettatori di “Domenica Live”, la sua e quella di migliaia di cittadini dei comuni limitrofi è una battaglia che va avanti ormai da anni.
I cittadini, insieme a Testi, hanno creato un comitato pro life con tanto di registrazione ufficiale e notai e avvocati a difesa degli abitanti. Da 8 anni il comitato prova a far valere i diritti dei cittadini ma a niente, almeno finora, sono servite le manifestazioni. La fabbrica infatti continua a dichiarare di essere in regola, e così l’attore ha deciso di far conoscere la vicenda a tutta Italia.

Fabio Testi: le sue parole

La situazione è molto grave. La compagna del mio secondo figlio a causa dell’odore dopo aver vomitato è anche svenuta“, denuncia Testi. L’attore spiega che la fabbrica si trova ad una distanza di soli 500 metri da casa sua e la puzza emanata interessa ben 7 comuni limitrofi che contano in totale 50 mila abitanti. I cittadini sopportano la spiacevole situazione da 40 anni. “La puzza non è continua, arriva 2-3 ore alla settimana, di giorno o di notte, saltuariamente“, spiega, ma è questa caratteristica la rende difficile da individuare a chi fa i controlli, ha specificato il 79enne.

Noi siamo chiusi in casa” ma la precauzione non basta, spiega, perchè l’odore è “nauseabondo: puzza di carogna e ammoniaca evaporata, irrespirabile“. L’odore così insopportabile proviene dalla pulizia dei forni e delle vasche di decantazione dei liquidi che ristagnano e che servono per la lavorazione delle deiezioni che la ditta raccoglie da tutti gli allevamenti di galline e polli della zona. Puzza che potrebbe essere evitata usando prodotti chimici che tuttavia costano di più.

Fabio Testi
Fabio Testi che protesta davanti alla fabbrica

In merito alle replica della fabbrica che ha dichiarato di aver risolto la questione degli odori, Testi ha continuato: “50 mila persone del circondario sono pronte a testimoniare il contrario“. Ma quale è lo scopo della protesta? “Noi non vogliamo che la fabbrica chiuda perché c’è gente che ci lavora“, fa sapere Testi, “ma vogliamo che sia a norma, come altre fabbriche. Ci sono fabbriche in tutta la zona che sono a norma dalle quali non esce neanche una nuvoletta di vapore, dalle loro ciminiere“.  Al termine dell’intervento del 79enne, Barbara D’Urso ha invitato la fabbrica in questione a rispondere alle accuse: cosa succederà adesso?

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