Covid, 380 morti, 16.974 nuovi casi. Sospendere AstraZeneca provocherà solo più morti, dice Galli

L’infettivologo Massimo Galli ritorna sulle polemiche sollevate dai vaccini anti Covid di AstraZeneca e Johnson&Johnson. A detta dell’esperto sospenderne la somministrazione costerà caro in termini di vite.

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Getty Immages/Carl Court

Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 16.974 unità e portano il totale a 3.826.156. Nelle ultime ventiquattro ore 380 morti che fanno salire le vittime a 115.937 e 21.220 guariti che raggiungono quota 3.200.196. Totale persone vaccinate: 4.138.845.

I casi attualmente positivi scendono a 510.023, – 4637 rispetto a ieri. I pazienti ricoverati sono 25.587, – 782 e nelle terapie intensive 3417 assistiti, – 73 da ieri.

Galli: sospendere AstraZeneca provocherà molti morti

Il premier Mario Draghi ha comunicato che, a partire dal 2022, verranno somministrati solo i vaccini anti Covid di Pfizer e Moderna, cioè i vaccini che sfruttano la tecnologia a RNA messaggero. I sieri di AstraZeneca e Johnson&Johnson verranno abbandonati dall’Italia alla fine del 2021. In altri Paesi  già da tempo AstraZeneca è stato sospeso. La stessa Agenzia Europea per il farmaco – EMA – ha riconosciuto la sussistenza di una correlazione tra il farmaco anglo svedese e alcuni dei trombi cerebrali avvenuti a seguito. Tuttavia l’EMA non ha sospeso il farmaco in quanto ha ritenuto che i benefici superino i rischi. Sulla questione ritorna il Direttore delle Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, il professor Massimo Galli. Secondo Galli fermare . o comunque rallentare – la campagna vaccinale in questo momento è un grave errore che verrà pagato caro in termini di vite. L’infettivologo – intervenuto nella trasmissione Agorà in onda su Rai 3 – ha spiegato che, quando si vaccinano tante persone, è assolutamente normale che si verifichino delle “magagne“: “Si deve accettare il concetto che, nell’ambito di milioni di vaccinati, possono emergere delle magagne. E comunque, nella loro dimensione, non devono far cessare una campagna vaccinale la mancata esecuzione della quale certamente si può associare e si assocerà a molti morti”.

Parere molto vicino a quello espresso dal microbiologo patavino Andrea Crisanti. Anche Crisanti, come Galli, si è espresso sfavorevolmente sulla decisione del Governo italiano di abbandonare i vaccini di AstraZeneca e Johnson&Johnson in quanto – a detta dello scienziato – i pochi decessi registrati sono del tutto normali nell’ambito di una campagna di vaccinazione di massa. Per i due esperti sospendere due vaccini sui quattro approvati dall’EMA comporterà inevitabilmente un rallentamento nell’immunizzazione del Paese. E se per Crisanti questo significherà ritardare le riaperture delle attività commerciali, per Galli significa provocare moltissimi morti. L’Infettivologo del Sacco ha concluso: “Ho anche smesso di fare la conta perché non ne posso più della conta dei morti. Questi vaccini hanno un margine di rischio che sarebbe minimo anche se si accertasse la responsabilità del siero nel suscitare queste rare trombosi, si tratta di 6 casi su 7 milioni di vaccinati. I vaccini vanno fatti, il rapporto costi benefici è molto favorevole ai benefici”.

 

 

 

 

 

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