“La proprietà privata non è un diritto. La condivisione dei beni non è Comunismo ma Cristianesimo”, dice Papa Bergoglio

Papa Francesco I invita i fedeli alla condivisione, slegando il concetto dalla visione politica. Per farlo, cita un passaggio degli Atti degli Apostoli. 

Cardinale Papa Francesco 12 aprile 2021 leggilo.org
Getty Images/Franco Origlia

E’ un appello alla condivisione ed alla solidarietà quello che arriva da Papa Francesco I nell’occasione della celebrazione della Festa della Divina Misericordia, parole che forse il pontefice ha voluto rivolgere ai fedeli proprio in merito al periodo di estrema difficoltà che in molti stanno vivendo a causa di un’emergenza di natura umana quanto economica. Secondo il Papa che ha citato gli Atti degli Apostoli, la proprietà privata non è un diritto naturale primario: “Nessuno considerava sua proprietà quello che possedeva ma tutto era in comune“, analizza Papa Francesco parlando di come la condivisione dei beni venisse interpretata ed applicata dai primi fedeli. Ma questa visione non è tuttavia orientata verso un modello politico ben preciso, argomenta il pontefice.

Infatti, la più alta autorità religiosa del cristianesimo ha aggiunto queste parole: Condividere la proprietà non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro”, afferma il Papa. L’appello del pontefice ai fedeli che hanno seguito la celebrazione è chiaro ed orientato verso una condivisione con le persone che rischiano di rimanere ai margini della società: “Non rimaniamo indifferenti, non viviamo una fede a metà che riceve ma non dà, che accoglie il dono ma non si fa dono”. Siamo siamo stati misericordiati e per questo diventiamo misericordiosi”, conclude Papa Francesco. Non è la prima occasione nell’ultimo periodo in cui il pontefice lancia un appello di questo tipo ai fedeli cristiani. Infatti, nel novembre scorso parlando ai giudici africani ed americani che si occupano di giustizia sociale Francesco I aveva pronunciato un discorso molto simile: “La proprietà privata non è un diritto naturale. Non c’è giustizia sociale che possa essere fondata sulla disuguaglianza sociale e sulla concentrazione della ricchezza”, le sue parole in quell’occasione.

 

 

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