Roma, la disperazione dei ristoratori “Lavoro per un euro l’ora” dice Lorena, 62 anni

Ristoratori ed imprenditori sono scesi in piazza per manifestare la loro situazione ormai terribilmente precaria, e a Roma la tensione si è fatta sentire.

Frame Agenzia Dire

Sono scesi in piazza per farsi vedere, oltre a farsi sentire, i tanti ristoratori e commercianti che chiedono al governo di riaprire o trovare la migliore soluzione possibile per farlo. Roma, Milano e Caserta le città principalmente interessate ma è nella capitale che la tensione è stata più alta. Davanti a Montecitorio i manifestanti hanno infatti alzato le loro grida e la loro agitazione sfondando le transenne che erano state predisposte dalla Polizia a protezione del Parlamento.

La tensione è sfociata in scontri e tafferugli che ha visto due agenti feriti, uno dei due è stato colpito al sopracciglio da un oggetto non identificato, in un momento di alta tensione sono stati infatti lanciati bottiglie ed aste. Tra la folla oltre ad alcuni feriti lievi tra i ristoratori ed imprenditori sono stati anche identificati alcuni esponenti di casa Pound che, approfittato del dolore degli imprenditori ormai al limite, hanno sostenuto la cancellazione di tutti i dpcm. Sempre nella piazza romana è inoltre intervenuto Vittorio Sgarbi, deputato di Forza Italia.

A Roma erano presenti inoltre alcuni manifestanti senza mascherina, alcuni esponenti di Italexit e alcuni personaggi che hanno voluto emulare i manifestanti che hanno fatto irruzione al Congresso statunitense, ma le forze dell’ordine italiane hanno stroncato qualunque forzatura sul nascere con alcune cariche di alleggerimento. Tanti anche gli slogan e le grida di rabbia che sono state rivolte a Montecitorio, e palpabile era anche la disperazioneOrmai lavoro per un euro all’ora. Gli investimenti di una vita erano nel mio bar“. Lorena, 62 anni, è in lacrime e in ginocchio davanti al cordone della polizia. E ad un certo punto uno degli agenti si china accanto a lei per consolarla ed aiutarla a rialzarsi.  “Noi siamo come voi – ha detto Lorena  – Non siamo negazionisti vogliamo solo lavorare e poter riaprire».

A Milano invece chi ha manifestato sono stati i lavoratori del commercio ambulante che hanno bloccato il traffico tra Via Vitruvio e la Stazione Centrale, trasformando quindi la protesta in un presidio. Nel casertano invece la protesta è partita dagli operatori delle aree mercatali aderenti Ana-Ugl che hanno bloccato centinaia di macchine paralizzando il traffico sull’autostrada A1 vicino all’uscita di Caserta Sud. Le manifestazioni si stanno spengendo in queste ore e, anche se la tensione rimane meno evidente, sicuramente non è assopita ed il Governo dovrà sicuramente fare i conti con questo malcontento.

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