Estate, il prof Andrea Crisanti non consiglia di prenotare. E delle mascherine non parla

Il microbiologo Andrea Crisanti frena sulle vacanze estive: “Dipenderanno da quante persone riusciremo a vaccinare”, spiega, consigliando a tutti di aspettare ancora un po’ prima di procedere alle prenotazioni. 

crisanti vacanze
Milos Bicanski/Getty Images/Archivio

Mentre i primi vacanzieri, approfittando della Pasqua, sono tornati a volare all’estero, la gran parte della popolazione italiana guarda ora con interesse e curiosità alle ferie estive: cosa sarà possibile fare? Quali saranno le limitazioni a spostamenti e attività? In proposito si sono già pronunciati diversi esperti – tra i quali Roberto Cauda, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma, convinto che un buon andamento della campagna vaccinale possa assicurarci un’estate “quasi normale”. Il segnale più importante ha voluto darlo il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia  invitando gli italiani a prenotare le proprie vacanze.

Di avviso opposto, invece, si dimostra il microbiologo Andrea Crisanti, convinto che occorra ancora un buon grado di prudenza rispetto alle vacanze estive del 2021: “Vale sempre la pena essere ottimisti. Ma come sarà questa estate dipende da quante persone riusciamo a vaccinare contro Covid“, ha spiegato l’esperto, sottolineando poi che i numeri attuali non hanno ancora raggiunto i livelli auspicati: “C’è ancora da fare un po’ di strada, direi“, ha commentato Crisanti. Per questo, il direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova preferisce non sbilanciarsi in previsioni sui mesi estivi, neanche sulla domanda, che rimbalza un po’ ovunque in questi giorni, sull’obbligo delle mascherine anche in estate: “Non si può rispondere“, spiega.

Raggiunto dall’agenzia AdnKronos, Crisanti ha spiegato che, per quanto lo riguarda, si prenderà una vacanza “sulla base di come vanno le cose e guardando a cosa prevedono le misure“. E visto il clima di incertezza che regna sull’andamento della campagna vaccinale, che necessita di una accelerazione a più riprese annunciata ma mai realmente impressa, il microbiologo preferisce adottare una strategia più attendista, per quanto riguarda le prenotazioni di viaggi e alloggi: “Io aspetterei, farei più last minute quest’anno. Ripeto, molto dipende da quanti si riescono a vaccinare“.

Anche di fronte alla convinzione, particolarmente diffusa, che il caldo e la bella stagione possano aiutare nella lotta al Coronavirus, Crisanti frena: “Mica ho tanta fiducia nel clima, sinceramente. E’ sicuramente vero che può ridurre la trasmissione, ma non posso dire al cento per cento. Lo scorso anno il clima mite ha mandato comunque Israele in lockdown“, ricorda il microbiologo.

L’unica, vera via d’uscita, quindi, è rappresentata dai vaccini. In questo senso, Crisanti approva la scelta del Governo di dare il via libera alle somministrazioni nelle farmacie: “Ci può aiutare. Non so cos’altro potrebbe contribuire a velocizzare“. Infine, una piccola concessione all’ottimismo: “Le prossime ondate? Credo che se ci saranno, più che ondate, saranno ondine“. E c’è senz’altro da augurarselo.

 

Impostazioni privacy