Cashback, alcune catene di supermercati iniziano ad accettare il rimborso sulle carta fedeltà

Nel programma dei rimborsi sarà possibile registrare le tessere ed i pagamenti delle grandi catene dei supermercati, e la chiusura del Cashback di Stato di fa più lontana.

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Getty Images / Emanuele Cremaschi

Grazie all’ultimo aggiornamento dell’app IO, dedicata al cashback di Stato, che da la possibilità di partecipare al rimborso del 10% sulle spese effettuate con carte tradizionali, si potrà aggiungere agli acquisti rimborsabili quelli effettuati nelle grandi catene dei supermercati. Tra i metodi di pagamento potranno essere incluse le carte fedeltà di Conad, Esselunga e Unicoop Firenze. Si allargano quindi le possibilità di pagamento e con questa il bacino di utenti che si registrano ed utilizzano l’app IO aumentando quindi le transazioni digitali sul nostro territorio.

Certo è che se un segnale positivo in merito ad i pagamenti digitali è innegabile “Soprattutto per la percentuale della quota dei pagamenti elettronici sul numero di transazioni”, ha dichiarato il sottosegretario al ministero dell’Economia Claudio Durigon della Lega. I numeri infatti parlano chiaro, dal periodo sperimentale di dicembre 2020, gli aderenti al cashback sono passati da 6 milioni, con più di 4 milioni di utenti attivi, a più di 8,5 milioni e circa 7 milioni di utenti attivi. Un incremento verificatosi anche nelle registrazioni dei pagamenti, da 9,6 milioni a più di 14 milioni ad oggi.

Circa il 20% di incremento mese su mese, ed il trend non sembra fermarsi. Ma è da sottolineare che gli aderenti corrispondono ad un italiano maggiorenne su sette. E gli strumenti di pagamento che sono stati registrati, le carte ‘tradizionali’ – escludendo le app Satispay e BancomatPay – sono circa il 10% su 115 milioni di carte che sono state stimate nell nostro Paese.

Il nuovo incentivo dato dall’apertura di alcune Carte Fedeltà all’accumulo di crediti per il cashback di Stato e al supercashback semestrale – Carta Insieme Più Conad, Fìdaty Oro, Spesa In – oltre al fornire al cliente i normali punti fedeltà delle catene di distribuzione, darà probabilmente i suoi frutti nell’aumentare gli utenti registrati ed abituare al pagamento digitale. E’ stato rilevato infatti che tante sono le transazioni digitali inferiori ai 25 euro, quello dove si è più propensi al pagamento con contante. Il pressing di parte del nuovo governo di chiudere anticipatamente l’utilizzo del Cashback, per finalizzare le risorse su altri fronti, sembra quindi sospeso e, per il momento, verrà mantenuta viva la scadenza a giugno 2022.

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