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Cronaca

Coronavirus, non c’è tregua: estate già compromessa “Se va bene ne usciamo a Natale”

Alcuni medici credono che per liberarci definitivamente delle restrizioni per Coronavirus dovremo aspettare a lungo: infatti, sarebbe in arrivo una quarta ondata.

Getty Images/Scott Eisen

Sono 20.159 i nuovi casi di Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, su 277mila tamponi, secondo il Mnistero della Salute. Il tasso di positività sale al 7,2%. Il totale dei contagi nel Paese sale a quota 3.376.376. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 300 morti portano il totale dall’inizio dell’epidemia a 104.942. Ieri i nuovi casi erano stati 23.832 e i decessi 401.

Il timore della quarta ondata

Le restrizioni per la zona rossa in Italia non sono ancora terminate che già si parla di quarta ondata di Coronavirus, una tesi che lascia intendere che per tornare alla normalità non solo il nostro paese ma l’intero mondo dovrà attendere ancora a lungo. A fare questa sinistra e spiacevole previsione è il professor Alberto Mantovani, un’immunologo impiegato presso l’Humanitas di Milano che gode di una grande fama anche all’estero. A detta del medico, la situazione non è rosea: “Se va bene ne usciremo a Natale ma si rischia una quarta ondata”, le parole pronunciate dal medico in occasione di un’intervista esclusiva rilasciata a La Stampa. Il dottore ha specificato che anche prendendo in esame una campagna di vaccinazione internazionale che non ha quasi precedenti nella storia recente, per il ritorno alla normalità ci sarà da attendere comunque l’inverno del 2021.

Mantovani continua a spiegare perchè secondo il suo parere si rischia addirittura una quarta ondata: “Il British medical journal e Nature danno gli stessi numeri: la variante inglese è più infettiva, ma aumenta anche la mortalità dal 30 al 60 per cento. Oltre a contagiare di più uccide maggiormente e per questo bisogna vaccinare in fretta”. Dunque, la colpa per l’aumento dei contagi che anche nel nostro paese ha alzato l’Rt in fretta costringendo milioni di italiani a tornare in zona rossa sarebbe da imputare proprio alla variante inglese che sta facendo più vittime del Coronavirus “standard”. Ma non solo: anche le varianti nate in Amazzonia e Sudafrica potrebbero rivelarsi altrettanto insidiose da controllare. E proprio per questa ragione, restrizioni più importanti di quelle organizzate in passato potrebbero accompagnare anche l’estate del 2021: “Se ci impegneremo il Natale prossimo sarà più normale del passato. L’estate potrebbe essere una tregua, ma senza le illusioni dell’anno scorso”, spiega l’immunologo gelando chi sperava di tornare alla normalità già attorno a giugno. La luce in fondo al tunnel insomma è ancora lontana mesi.

Pubblicato da
Manfredi Falcetta

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