Una storia orribile venuta a galla in provincia di Frosinone: una bambina ha accusato il vicino di casa di averla violentata durante un’assenza dei genitori.
Ha atteso che il vicino e la vicina uscissero di casa per introdursi nell’abitazione ed abusare della loro bambina: queste le accuse che hanno portato all’arresto di un cittadino di Frosinone di 48 anni, un uomo incastrato proprio dalla sua vittima per l’ennesimo, orribile caso di violenza su un minore. I fatti risalgono al gennaio del 2018 ma il caso è entrato nella fase terminale del processo solamente nelle ultime ore, con la sentenza emessa a carico dell’accusato. Sarebbe successo tutto in poche ore: nella palazzina di Frosinone dove abitava, una coppia avrebbe lasciato da sola la propria bambina per alcune ore per andare al lavoro, non potendo sospettare nulla riguardo le intenzioni del proprio vicino.
L’uomo – secondo gli investigatori dopo aver progettato a lungo il suo piano – avrebbe atteso il momento propizio per non essere scoperto dai genitori della bambina. A quel punto, gli sarebbe bastato scavalcare il parapetto del balcone per trovarsi nell’abitazione ormai sguarnita, entrare in casa ed abusare sessualmente della minorenne prima di tornarsene in casa come se nulla fosse accaduto. La notte stessa però, la bambina avrebbe infine raccontato tutto alla madre che aveva notato, rincasando, comportamenti preoccupanti da parte di sua figlia che si era fatta improvvisamente cupa e silenziosa. Il 48enne è stato trascinato in tribunale e la sua stessa vittima lo ha accusato, indicandolo agli investigatori come l’autore della violenza subita. Adesso, l’uomo è in carcere in attesa del verdetto definitivo: a fine pena, come previsto dalla legge, non potrà in nessun modo avvicinarsi ai bambini ne ad ambienti lavorativi che prevedono il contatto con dei minori. Casi come questo sono purtroppo ancora frequenti non solo in Italia ma in tutto il mondo.