Covid, 555 morti “Diamo la patente a chi è vaccinato. Se non l’hai resti fuori”

Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, è convinto che soltanto “lockdown lunghi e nazionali” possano efficacemente raffreddare la curva dei contagi di Coronavirus. E sconsiglia la riapertura delle scuole a gennaio.

Ricciardi: "Solo lockdown lunghi e nazionali raffreddano la curva"
Roberto Speranza/Facebook Roberto Speranza

I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – salgono di 23.477 unità e portano il totale 2.107.166. Nelle ultime ventiquattro ore 555 morti che fanno salire il numero complessivo delle vittime a 74.159 e 17.421 guariti che portano il totale a 1.463.111. Da ieri 186.004 tamponi.

I casi attualmente positivi salgono nuovamente a 569.896, +5501 rispetto a ieri. I ricoveriscendono a 23.151, -415 mentre nelle terapie intensive 2555 pazienti, +27 rispetto a ieri.

Covid: le soluzioni di Walter Ricciardi 

Il lockdown natalizio dovrebbe essere prolungato almeno fino alla metà di gennaio. Riaprire le scuole il 7? Impensabile, almeno secondo Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza per l’emergenza Coronavirus e professore di Igiene all’Università Cattolica. Intervistato dal quotidiano La Stampa, lo scienziato ha espresso tutta la sua preoccupazione per l’andamento della curva epidemiologica – il cui calo si è interrotto da settimane – destinata a giudizio di Ricciardi a tornare a crescere, qualora non si optasse per il prolungamento delle restrizioni. Certo, l’Italia ha avviato la sua campagna di vaccinazioni – non senza critiche e difficoltà – ma i tempi per intravedere la luce in fondo al tunnel sono ancora lunghi. Il consulente del Ministro Roberto Speranza si dice preoccupato per le sacche di contrarietà al vaccino riscontrate negli ultimi giorni anche nel personale medico e sanitario: “Se un medico non crede nel vaccino, vuol dire che ha smesso di studiare. Credo che per la grande maggioranza sia sufficiente la raccomandazione, ma se non dovesse bastare si prenderanno misure più energiche“, spiega, aprendo all’ipotesi di imporre l’obbligo vaccinale almeno per alcune categorie.

Ricciardi, più in generale, non si dice contrario all’ipotesi di fornire a chi abbia ricevuto la somministrazione del vaccino una sorte di “patente” di immunità, che si tratti di medici o di comuni cittadini, anche in base alle condizioni generali. “Parlerei di un tracciamento degli immunizzati. Nei Paesi orientali ha funzionato: basta ricevere sul telefonino il codice dell’avvenuta vaccinazione e mettere un apposito lettore all’ingresso di cinema, teatri, stadi di calcio e luoghi simili. Entra solo chi ha il codice che certifica la protezione“. Intanto, almeno fino a quando non sarà raggiunta l’immunità di gregge le regole attuali non si mettono in discussione.

Mascherine e distanziamento saranno le parole chiave anche nel 2021. Ma secondo l’esperto  l’unica strada per raffreddare davvero in modo significativo la curva dei contagi sia quella di “lockdown lunghi e nazionali. Anche la zona rossa ora in vigore andrebbe prolungata, almeno fino a metà gennaio, se vogliamo vedere effetti positivi” – assicura. Secondo Ricciardi, infatti, riaprire tutte le attività a partire dal 7 gennaio significherebbe senza dubbi arrivare a un rialzo della curva epidemica.In base a questo principio, lo scienziato si dice contrario anche alla riapertura delle scuole: “So che è impopolare dirlo, ma non è il caso. Si possono riportare i ragazzi in classe solo con una circolazione bassa del virus, non con quella attuale. Altrimenti rischiamo di richiuderle nel giro di poche settimane“, ammonisce.

 

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