Spostamenti durante le feste: non più di due persone per auto, posti di blocco ovunque

Fine settimana da bollino rosso sulle strade italiane: saranno oltre un milione le persone che si sposteranno in questi ultimi due giorni prima dello stop alla mobilità tra Regioni. Previsti controlli capillari per vigilare sul rispetto delle regole. 

Ultimo fine settimana prima del blocco agli spostamenti
Controlli stradali da parte de Carabinieri/Piero Cruciatti, Getty Images

Ultimo fine settimana prima che le restrizioni adottate in vista del Natale comincino a imporre limitazioni ai comportamenti individuali. In attesa di certezze circa le nuove regole sulle quali il Governo è al lavoro – e che sembrano ormai essere decisamente orientate verso l’introduzione di una zona rossa nazionale negli otto giorni clou delle feste – le prime misure a produrre effetti saranno quelle già previste dal Dpcm del 4 dicembre, che impongono lo stop agli spostamenti tra Regioni a partire da lunedì 21. Facile immaginare, quindi, che tutti coloro che abbiano avuto la possibilità di farlo si siano organizzati in modo da rientrare nelle città di origine prima di quella data, con il fine settimana che inizia segnato in rosso sul calendario del Ministero degli Interni.

Si stima infatti che saranno circa un milione le persone che, tra oggi e domenica, si metteranno in viaggio per fare ritorno dai propri familiari prima che sia troppo tardi. La stragrande maggioranza di loro si sposterà in auto. Ma anche per questo tipo di spostamenti, ancora consentiti, vigono regole piuttosto severe. E’ infatti consentito che in ciascuna auto viaggino al massimo due persone – una per fila – e che entrambe indossino la mascherina. Il divieto – naturalmente – non si applica alle famiglie e ai nuclei conviventi, o alle coppie. Insomma, chiunque conviva abitualmente – indipendentemente dal numero di persone – vale ai fini dei controlli come un unico individuo. Il problema è rappresentato da amici o familiari non conviventi. Attenzione: le auto, dove si passeranno probabilmente diverse ore – quasi sempre con i finestrini chiusi – sono un luogo ad alto rischio di contagio. E le multe sono molto salate.

I controlli saranno massicci e capillari, vista l’enorme quantità di persone previste in viaggio sulle nostre strade e autostrade: previsti anche posti di blocco a imbuto negli autogrill oltre a una serie di blocchi di controllo che saranno istituiti ai caselli autostradali e in tutti gli snodi della viabilità in entrata ed in uscita dalle città. Attenzione al car sharing: le piattaforme che permettono di concordare spostamenti con compagni di viaggio occasionali non impongono limitazioni: sta quindi ai diretti interessati assicurarsi che in auto non vi siano più di due persone.

Ma i controlli non riguarderanno soltanto gli spostamenti su strada: grande affollamento è previsto nei prossimi due giorni anche nelle stazioni e negli aeroporti del Belpaese, con le forze dell’ordine chiamate ad un compito particolarmente delicato. Ad eccezione delle poche Regioni rimaste in zona arancione, infatti, non sarà necessaria alcuna autocertificazione per fare ritorno al proprio territorio d’origine. E se i treni in partenza dalle grandi città – Milano, Torino, Roma – e destinati al Sud fanno registrare il tutto esaurito, è evidente che saranno diverse decine di migliaia le persone che affolleranno i convogli – che comunque viaggiano a capienza dimezzata – e le stazioni.

Polizia ferroviaria e carabinieri sono già al lavoro per indirizzare il flusso di persone lungo percorsi dedicati e finalizzati a garantire la possibilità di mantenere le distanze, ma come sempre molto dipenderà anche dall’attenzione che ciascuno metterà nel non avvicinarsi troppo agli altri e, soprattutto, dalla pazienza nel mantenere la mascherina sul volto per tutta la durata del viaggio.

Situazione complicata anche negli aeroporti dove, nonostante il minor numero di passeggeri previsto, si preannunciano lunghe code ai check-in ed ai gate. Per questa ragione, le compagnie aeree stanno invitando tutti i possessori di biglietto a muoversi con grande anticipo e a presentarsi in aeroporto non meno di due ore prima del decollo, così da poter scaglionare il più possibile gli accessi e per evitare che i controlli – in questi giorni ulteriormente rallentati dalle misure anti-Covid – possano far perdere il volo a qualcuno.

 

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