Natale a rischio Lockdown, il Governo proverà a farci telefonare gratis i giorni di festa

Nei giorni di festa l’Italia potrebbe diventare tutta un’enorme zona rossa. E allora dal Governo arrivano proposte alternative per tenersi in contatto.

pisano_chiamate_gratis 14.12.20 Leggilo.org

Natale ormai è alle porte. Fino a ieri una piccola ma grande certezza: spostamenti tra le Regioni vietati ma solo tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021. Infatti molte persone che vivono lontane da famiglia o partner, si stavano organizzando per partire prima. Rivisti , di recente, i divieti in merito agli spostamenti tra i comuni nei giorni festivi. Ma il Governo, a quanto pare, non ha ancora pronunciato l’ultima “sentenza” su cosa potremo o non potremo fare in questo periodo di festa. Infatti gli assembramenti nei negozi, specialmente in alcune città come Milano o Bologna, a cui si è assistito domenica 13 dicembre, stanno inducendo ripensamenti nel Premier Giuseppe Conte. L’ala più rigorista del Governo sta spingendo per una maggiore stretta che potrebbe trasformare tutto il Paese in una grande “zona rossa” nei giorni festivi  e prefestivi compresi tra Natale e l’Epifania. Dunque dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e 5- 6 gennaio l’Italia potrebbe colorarsi di arancione o rosso da Nord a Sud, senza distinzione. C’è, addirittura, chi spinge per un lockdown totale come in Germania proprio durante le feste, approfittando della chiusura delle scuole.

Tuttavia il rischio maggiore lo corrono proprio gli anziani che rischiano di trascorrere in completa solitudine le feste natalizie. E questo, per molti, rappresenta un motivo di dolore e depressione. Per questa ragione, il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, ha lanciato un appello alle compagnie telefoniche: telefonate gratis il 24 e il 25 dicembre. Pisano, al Tg1, ha spiegato: “Trovarsi fisicamente distanti dalle persone a noi più care  non deve significare necessariamente impossibilità  di trascorrere insieme una serata che negli anni scorsi si era abituati a trascorrere vicini.” E rivolgendosi alle aziende private del settore telefonico, il ministro ha concluso: “Mi auguro risposte che contribuiscano a dare un segno incoraggiante per la coesione della nostra comunità nazionale e per la serenità di tutte le persone che vivono nel nostro Paese“.

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