Non possiamo aiutarvi sempre, dice il Governo. Presto molte persone verranno licenziate

L’emergenza non è finita ed il Governo proroga la cassa integrazione con retroattività ma solo per le categorie lavorative che rischiano di più.

 

La situazione italiana in merito alla pandemia di Coronavirus è grave ed il Governo corre ai ripari con interventi sulla cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti per tutelare quelle categorie di lavoratori che rischiano gravissime perdite economiche dovute alle misure restrittive per arginare i contagi. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il Decreto Agosto – riferisce Qui Finanza – è diventato legge e con esso è stata ufficializzata la proroga della cassa integrazione per Covid che era ormai vicina alla scadenza – ovvero fine anno.

Una proroga di diciotto settimane – per il momento – con retroattività per coprire anche gli ultimi mesi di un 2020 tragico per l’economia italiana. I settori che hanno più bisogno di questi aiuti, stando alle informazioni raccolte dal Governo del premier Giuseppe Conte, sono quello del turismo, letteralmente messo in ginocchio dalle limitazioni a viaggi e spostamenti che hanno interessato interi mesi del 2020 e quello della ristorazione che adesso farà i conti con il coprifuoco a partire dalla mezzanotte per rispettare il distanziamento sociale.

Le spese dell’operazione si aggirano sui 5 miliardi di euro che andranno a coprire soprattutto i costi della cassa integrazione per il settore terziario: la cassa spetta di diritto a tutte le aziende che hanno perso il 20% di fatturato mentre copre il 18% delle spese di chi ha perso meno della soglia indicata o il 9% nel caso di aziende che non hanno subito perdite.

Cassa integrazione prorogata, il blocco dei licenziamenti no

Per quanto riguarda il blocco dei licenziamenti invece, una delle misure più discusse adottate dal Governo per evitare che le aziende in crisi mandassero a casa i propri lavoratori – aspramente criticato dai sindacati – nessuna proroga: “Non è possibile prorogare ancora questa misura”, ha affermato il Ministro allo sviluppo Stefano Patuanelli. L’unica ipotesi – riporta Il Fatto Quotidiano – è una proroga mirata per le aziende che usufruiranno della cassa integrazione per Covid. I rappresentanti dei sindacati Cisl e Uil chiedono al Governo chiarezza e risposte immediate: “Inaccettabile interrompere il blocco dei licenziamenti, ci porterebbe a vivere un dramma sociale”, dice il segretario della Cisl Tania Sacchetti mentre la sua collega appartenente al sindacato Uil Ivana Veronese rincara la dose: “La decisione del Governo va presa subito, non c’è tempo da perdere”.

Una crisi economica violenta e difficile da gestire e purtroppo la luce alla fine del tunnel è sempre più lontana: “La crisi non è uno yogurt, non ha una data di scadenza ben definita. Stiamo cercando un modo per proteggere il posto di lavoro di milioni di italiani senza obbligare le aziende a non licenziare nessuno”, risponde Patuanelli. Il Governo insomma non ha ancora trovato una soluzione e nel frattempo il sindacalista Rocco Palombella, segretario della Uilm che tutela gli interessi dei metalmeccanici lancia una provocazione alle istituzioni: “Siamo disposti a rinunciare agli aumenti di stipendio per tre anni, basta che blocchiate i licenziamenti nel settore”, le sue parole. La situazione, per milioni di lavoratori italiani, rimane incerta.

Manfredi Falcetta

Fonte: Qui Finanza, Il Fatto Quotidiano

 

 

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