Roberto Saviano punta il dito su Salvini: “Un populista non può essere cristiano”

Lo scrittore Roberto Saviano ha puntato il dito contro il leader della Lega Matteo Salvini, accusandolo di essere un “non cristiano”. Il post su Twitter ha scatenato diverse reazioni tra i followers

Lo scrittore Roberto Saviano ha formulato l’ennesima critica il leader della Lega Matteo Salvini, accusandolo di non essere un cristiano. A Salvini, che sembra fare del rosario un talismano elettorale, l’affermazione non sarà piaciuta. “Non può dirsi cristiano chi ha ostacolato l’accoglienza, chi chiama invasori i disperati. Chi è populista non può riconoscersi nei valori cristiani”, ha postato lo scrittore campano su Twitter, corredando il messaggio con una foto di Salvini circondato da crocefissi.

Il post ha acceso il dibattito sul social tra i sostenitori del leghista e chi difendeva la posizione di Saviano. Tra questi, un follower critico di Salvini che ha parlato di “valori cristiani ad intermittenza, o meglio valori cristiani solo verso alcuni”, e ha lanciato la provocazione sull’origine di Cristo: “Cristo in quanto palestinese era scuro, e pensa se dovesse tornare, che vitaccia”, ha scritto.

Già nei giorni scorsi, lo scrittore di Gomorra, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che fa, di Rai 3, aveva ha accusato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump di fabbricare bugie sul nuovo coronavirus, e di volersi sempre sostituire alla scienza. Nel parlare della sua partecipazione al programma, Saviano si proponeva anche di rispondere alla domanda: “Perché non crediamo più alla scienza?”, dedicandosi poi ad una riflessione critica sulla gestione della pandemia da parte del presidente degli Stati Uniti.

Trump è famoso per le bugie raccontate a proposito della pandemia, e proprio l’ultima risale a pochi giorni fa, quando dopo essere dimesso dall’ospedale dove era ricoverato per trattare la sua infezione da Covid-19, ha affermato di essere immunizzato. “Sembra che io sia immunizzato al Covid, non posso prendere il virus e non posso trasmetterlo. Mi sento bene, meglio di quanto non mi sia mai sentito negli ultimi 20 anni”, ha affermato in un’intervista a Fox, riporta il Fatto Quotidiano. La sua presunta “immunizzazione” è stata riportata anche in un post su Twitter. E, come successo in passato, la piattaforma lo ha segnalato per violazione delle regole sulla “diffusione di informazioni fuorvianti e potenzialmente dannose sul Covid-19”. Per rendere “leggibili” le innumerevoli menzogne dette dal presidente statunitense nei suoi anni di mandato, racconta Huffington Post, la Radio Free Brooklyn, insieme a Phil Buehler e Tom Tenney hanno ideato il Wall of Lies. Si tratta di un murales che ricopre un intero muro di New York e riporta una serie di affermazioni false dichiarate dal presidente, compilate dallo Washington Post e divise per argomento – dalle elezioni nordamericane alla Russia, passando per il coronavirus e l’immigrazione. Il murales, inaugurato giorni fa, è stato subito colpito dai vandali, che lo hanno scarabocchiato con la scritta: “Vota Trump o muori”.

Fonte: Roberto Saviano Twitter, Rai 3, il Fatto Quotidiano, Huffington Post

 

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