Il vaccino russo ha superato le prime fasi del test: produce anticorpi, senza effetti collaterali

 Sputnik anti-Covid: la rivista scientifica Lancet ha pubblicato i risultati delle prime due fasi della sperimentazione su un gruppo di 76 volontari. La risposta immunitaria è stata ottenuta da tutti. A novembre partirà la produzione del vaccino fuori dalla Russia

Anche la Russia sta lavorando sulla produzione di un vaccino per anti covid. E secondo la rivista scientifica Lancet, lo “Sputnik anti-Covid”, nome scelto per il vaccino, produce anticorpi. È quanto emerge dai primi dati resi noti dalla pubblicazione e riportati da Rai News. Secondo quanto riportato dal gruppo di Denis Logunov, dell’Istituto nazionale di ricerca epidemiologica Gamaleya di Mosca, il vaccino avrebbe prodotto una risposta immunitaria nella totalità delle 76 persone che si sono volontariamente sottoposte alle fasi 1 e 2 della sperimentazione. Sono tutti adulti sani tra i 18 e 60 anni. I risultati si riferiscono a due studi condotti tra il 18 giugno e 3 agosto, e mostrano che il 100% dei partecipanti ha sviluppato anticorpi contro il virus SarsCov2, e, cosa fondamentale in questo tipo di test, non ha avuto effetti collaterali gravi. Il capo del Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif) Kirill Dmitriyev, ha dichiarato in una conferenza stampa che a novembre partirà la produzione fuori dalla Russia. “Abbiamo accordi con l’India, il Brasile e molti altri Paesi, perché siamo veramente concentrati sulla possibilità di esportare questo vaccino, prodotto al di fuori della Russia, sui mercati esteri già a novembre”, ha commentato Dmitriyev.

Andando quasi in contromano rispetto al Governo russo, negli Stati Uniti, alcune grandi case farmaceutiche che lavorano sullo sviluppo di un vaccino per il coronavirus hanno deciso di impegnarsi pubblicamente a non chiedere l’approvazione dei governi finché non saranno certe della sicurezza dei loro farmaci. A riportarlo Sky News 24. Tra le aziende firmatarie ci sarebbero Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson, GlaxoSmithKline e Sanofi. Si tratterebbe di una mossa legata ai dubbi su quella che ad alcuni sembra una corsa troppo frettolosa al vaccino. “Riteniamo che questo impegno aiuterà ad assicurare la fiducia pubblica sui vaccini Covid-19 che alla fine saranno approvati e sul rispetto del processo regolamentare con sui sono valutati”, si legge in una bozza del testo, riportata dal Wall Street Journal, a cui le società stanno lavorando. L’iniziativa sarebbe dovuta alla paura di molti statunitensi, che sarebbero scettici o poco sicuri sull’assunzione di un vaccino per il coronavirus, soprattutto a causa delle preoccupazioni che lo sviluppo del farmaco e le potenziali autorizzazioni siano fatti troppo in fretta. Tra le altre cose, le società si impegnano anche a rispettare i più elevati standard scientifici ed etici.

In Italia, il vaccino è stato al centro di uno scontro tra il Premier Giuseppe Conte ed il leader del partito Italia Viva Matteo Renzi, per il quale la somministrazione dovrebbe essere obbligatoria per tutti.

Fonte: Rai News, Sky News 24, Wall Street Journal

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