Francesca Pascale porta in barca Paola Turci, con i soldi dell’ex Premier

Francesca Pascale paparazzata con Paola Turci. Le due, si apprende dai giornali di gossip, avrebbero un flirt estivo. E provano a godersi la loro storia d’amore, dimenticando Silvio Berlusconi. 

Non si sa se a fare scalpore sia la differenza l’età, il fatto che lo yacht sia di Silvio Berlusconi o il fatto che una sia una biondona da film hot e l’altra una cantante da red carpet di Sanremo. Di fatto, la relazione tra Francesca Pascale e Paola Turci è rimbalzata sulle prime pagine di gossip in un attimo e fa vociferare tutti, proprio tutti. E i motivi del chiacchiericcio sono evidenti. Ad alimentare l’alone di polemiche dietro questa love story, c’è il trascorso di Francesca. La Pascale ha ormai abbandonato Silvio Berlusconi, con una buonuscita della modica cifra di 20 milioni e assegno annuale di mantenimento da un milione di euro. A rivelare le cifre fu il settimanale Oggi, secondo cui il leader di Forza Italia e l’ex consigliera del partito nella provincia di Napoli avevano raggiunto questo accordo a storia d’amore finita. A Francesca Pascale, 35 anni, devono però piacere le persone più anziane, visto che dopo l’ex Premier di Forza Italia, 83 anni e botulino perfetto, è passata a Paola Turci, 55 anni.

Ma se l’amore non ha età, di certo i soli li ha e li tiene stretti. Viene il dubbio, comunque, che la relazione tra la trentacinquenne e il politico non sia stata altro che una mossa per assicurarsi un futuro di lusso. E non viene neanche da chiedersi perché Silvio Berlusconi si sia tenuto la donna: giovane, bella, sexy. Insomma: una storia già scritta, una relazione di interesse, ipotizziamo. Ma in questo caso, l’interesse potrebbe essere ribaltato. Cosa ci guadagna la Pascale da una relazione con la cantante? Forse potrebbe essere proprio quest’ultima a godere di qualche privilegio – gita sullo yatch nelle acque del Cilento, per dirne una. Le due sono state paparazzate in barca, atte a scambiarsi baci e atteggiamenti intimi. Ma è anche possibile, prendendo in considerazione tutte le ipotesi, che tra le due sia amore. Chissà.

Gli interessi in comune, in fondo, non mancano. A unirle, l’impegno a favore diritti di gay, lesbiche e delle famiglie arcobaleno. E poi, si sa, Paola Turci è dichiaratamente comunista e anti-berlusconiana. Che anche Francesca Pascale non tolleri l’ex compagno? Sta di fatto, che ha fatto tombola. Mantenuta da Silvio Berlusconi, è lei a decidere con chi festeggiare. Ed è così saltata dal leader di Forza Italia ad una cantautrice impegnata nel sociale. Insomma, il gossip è servito, tra una gita in barca e qualche cenetta nell’isolotto partenopeo, si godono il futuro d’oro deciso da Silvio Berlusconi. Che la sessualità di Francesca Pascale fosse già cosa nota? Infatti, Dagospia tira fuori una intervista risalente al 2014 e che vede come protagonista la attrice e regista bulgara Michelle Bonev. Naturalizzata italiana, quest’ultima rivelò come i suoi ultimi lavori in televisione avvennero solamente dietro al suo concedersi proprio a Berlusconi ed alla Pascale, che in realtà preferiva esclusivamente le donne e fingeva di essere fidanzata con il fondatore di Forza Italia al solo scopo di rilanciarne l’immagine pubblica danneggiata dopo le voci sul bunga bunga.

Dopo quell’intervista, Francesca Pascale querelò Michelle Bonev, salvo poi ritirare tutto in quanto ottenne dalla bulgara 50mila euro a titolo di risarcimento privato. Inoltre, in un incontro tra la Bonev e Berlusconi, quest’ultimo le disse che Francesca non aveva mai avuto storie con uomini e che intrattenne una lunga relazione con una sua insegnante. Così, la Bonev ammise di frequentare Berlusconi. “Facemmo il bagno nell’idromassaggio, eravamo io, la Pascale ed altre due amiche. Poi arrivò Berlusconi, senza vestiti. Si mise a guardare me e Francesca che ci baciavamo. Io e lei siamo state praticamente insieme per tutto il 2012 e fino a febbraio 2013. Ci scambiavamo messaggi molto teneri”. Sono queste le parole di Michelle Bonev, ora riprese da Dagospia, e che fecero molto scalpore nel 2014. E ora, nel 2020, sembra avere ragione. Ma, in ogni caso, se son rose fioriranno. Se son soldi, anche.

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