Il Coronavirus non è passato. E c’è il rischio di nuove chiusure, dice Roberto Speranza

Dopo l’allentamento delle misure restrittive, è ricominciata la movida e in molti locali che hanno ripreso le consuete attività le regole anti Covid non vengono rispettate. Per questo, il Ministro della Salute Roberto Speranza invita alla prudenza per evitare nuove chiusure. 

 

I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi attualmente positivi scendono a 12.248 con un decremento di 156 persone. Nelle ultime ventiquattro ore 15 morti che portano il totale a 35.073. Il numero complessivo dei dimessi e dei guariti sale a 197.431 con un incremento di 269 unità. I ricoverati sono 732, – 13 da ieri mentre in terapia intensiva 49 assistiti, + 2 rispetto a ieri. Ad oggi, in Italia, il totale delle persone che ha contratto il virus è 244.752, + 129 rispetto a ieri.

I casi scendono ma il ministro Speranza prevede nuove chiusure

Il Comitato tecnico scientifico lo aveva detto: la riapertura avrà degli effetti. L’Italia sembra ormai aver dimenticato i mesi di lockdown, anche se il terzo settore paga ancora le spese dei giorni in cui le attività hanno chiuso. Ma in questi giorni diversi voci di monito arrivano dai piano alti. “Il rischio di nuove chiusure c’è, perché il rischio zero purtroppo non esiste”, è l’invito alla prudenza lanciato dal Ministro della Salute Roberto Speranza, informa Rainews. “Gli italiani sono stati straordinari ed hanno avuto comportamenti molto corretti, ora dobbiamo continuare su questa strada”, ha detto Speranza chiarendo che se ci sarà bisogno di interventi ancora più duri in alcuni ambiti e in alcune aree e città, questi saranno fatti senza tentennamenti. Un invito alla prudenza lanciato anche dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Servono comportamenti responsabili in vista della riapertura delle scuole. Più responsabili saremo oggi più sarà semplice tornare in classe”, ha detto la pentastellata in un’intervista a Zapping, su Radio Rai 1.

Le scuole sono un punto fondamentale e la riapertura è l’ennesimo banco di prova. “Quest’anno il vaccino anti-influenzale sarà ancora più importante, perché i sintomi sono quelli del Covid e dobbiamo fare una campagna ancora più forte”, ha sottolineato Speranza. Il virus ancora circola, e abbassare la guardia vuol dire rischiare concretamente un ritorno alla chiusura. A preoccupare è il fatto che se anche la curva del contagio in Italia si è piegata, negli altri Paesi è salita in maniera esponenziale. “E le connessioni fra i Paesi sono tantissime. Non stupiscono, dunque, i focolai legati ai casi importati”, ha proseguito il Ministro.

Inoltre, è ricominciata la movida nelle grandi e piccole città. Bar e ristoranti hanno ripreso le loro consuete attività, spesso senza misure precauzionali. Come informa Il Messaggero, un locale del quartiere Monti a Roma è stato chiuso per 5 giorni perché il titolare, rientrato dall’estero, non ha osservato il previsto periodo di quarantena fiduciaria. Stesso destino toccato ad altri nove locali, chiusi temporaneamente per non aver rispettato le norme anti Covid. In sette giorni, sono stati chiusi 10 locali di Roma, quattro al Pigneto. A San Lorenzo, in applicazione delle norme anti assembramento, è stato chiuso per due giorni un minimarket gestito da un cittadino del Bagladesh, all’interno del quale vi erano 10 persone prive di mascherine, che non rispettavano il distanziamento. In altri due locali nel quartiere San Lorenzo sono state identificate 20 persone senza mascherina in violazione delle norme per evitare il contagio da Covid-19 e sono stati contestualmente sanzionati i gestori; di conseguenza, è stata disposta la chiusura provvisoria degli esercizi commerciali. Nell’area di Piazza Bologna, sanzionati 5 locali i cui titolari non adottavano le norme prevenire il contagio risultando carenti sotto il profilo delle misure igienico-sanitarie.

Fonte: Il Messaggero, RadioRai1, Rainews, Ministero della Salute

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