Chiesa, apertura ai laici e divieto di tariffari: “Le Chiese non sono case d’affari”, dice Papa Francesco

A causa della carenza di sacerdoti, il Vaticano ha ufficialmente riconosciuto anche ai laici la facoltà di celebrare matrimoni, battesimi e funerali ma saranno vietati i tariffari.

In questi mesi ci si è resi conto della carenza di medici e insegnanti. Ma c’è un’altra categoria che ormai in Italia scarseggia i sacerdoti. A quanto pare – riferisce la Repubblica – molte Chiese sono in difficoltà nella celebrazione delle Messe ma anche per quanto riguarda funerali, battesimi, matrimoni. Per questa ragione il Vaticano ha deciso di riconoscere ufficialmente anche ai laici la facoltà di celebrare le funzioni. Già molte parrocchie lo fanno da tempo ma ora anche il Vaticano lo certifica. Nell’Istruzione è specificato che non si potrà richiedere una somma di denaro in cambio della celebrazione della messa piuttosto che dei battesimi o dei matrimoni: “Non si può dare l’impressione che la celebrazione dei sacramenti sia soggetta a tariffari”. Questa decisione arriva in seguito ai ripetuti moniti di Papa Francesco il quale – riporta Il Fatto Quotidiano – ha definito le moderne Chiese “case di affari” che allontanano il popolo da Dio mentre la redenzione di Gesù – ha ribadito il pontefice – è sempre gratuita. Nel documento è scritto in modo molto chiaro che l’offerta del credente deve essere libera e non una tassa dovuta al sacerdote o a chi ne fa le veci. Eliminando i tariffari, il Vaticano vuole che i fedeli si sentano maggiormente investiti della responsabilità di prendersi cura della oro Parrocchia anche attraverso le loro offerte spontanee: “Importante è l’opera di sensibilizzazione dei fedeli perché contribuiscano alle necessità della parrocchia di cui devono imparare a prendersi cura”.

Inoltre l’Istruzione introduce un’importante novità: in vista di una comunità quanto più aperta possibile potranno collaborare con il parroco anche le persone che non sono state battezzate. In tal senso, un altro tema importante che è stato al centro del Sinodo dei vescovi sull’Amazzonia, riguarda la possibilità di ordinare preti anche sposati. Ma il Santo Padre, almeno per il momento, non sembra aperto a questa ipotesi.

Fonte: Repubblica, Il Fatto Quotidiano

Impostazioni privacy