Coronavirus, 30 decessi in un giorno, calano le terapie. Ma dalla Spagna arrivano cattive notizie

Un recente studio spagnolo ha dimostrato che solo una minima parte della popolazione ha sviluppato gli anticorpi contro il Covid 19. Raggiungere l’immunità di gregge senza un vaccino sembra, dunque, impossibile.

I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi attualmente positivi scendono a 14.242, registrano un calo di 467 persone rispetto a ieri.  Nelle ultime ventiquattro ore 30 morti che portano il totale a 34.899. Il numero complessivo dei dimessi e dei guariti sale a 192.815, segnando un incremento di 574 unità. I ricoverati scendono a 940, -6 rispetto a ieri e nelle terapie intensive troviamo 70 assistiti, -2 rispetto a ieri. Inoltre in ben quattordici Regioni non ci sono malati di Covid nelle terapie intensive. Ad oggi, in Italia, il totale delle persone che ha contratto il virus è 241.956, +138 rispetto a ieri.

L’immunità di gregge resta un’utopia

Visto il gran numero di casi di Covid 19 registrati in Italia nei mesi scorsi, si sperava che fosse possibile raggiungere l’immunità di gregge in modo naturale. Si pensava, cioè, la maggior parte della popolazione avesse sviluppato gli anticorpi necessari. Ma a quanto pare non è così. Dai risultati di un recente studio condotto in Spagna e pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet – spiega Open – è emerso che il 95% della popolazione spagnola non ha sviluppato gli anticorpi contro il Covid. La ricerca ha coinvolto 61.000 persone ed è andata avanti da aprile fino a giugno. E, pur essendo stata la Spagna tra i Paesi più colpiti, è risultato che, in media, solo il 5% delle persone testate aveva anticorpi.

Tuttavia – specifica Wired – sono state rilevate differenze territoriali. Nelle zone maggiormente colpite dal virus la percentuale di popolazione con anticorpi era più alta. Ad esempio nell’area metropolitana di Madrid era del 10%, a Barcelona del 7%. Mentre in aree meno colpite la percentuale scendeva addirittura al 3%. In ogni caso si tratta di numeri davvero troppo bassi per ragionare in un’ottica di immunità di gregge naturale, senza vaccino e senza l’ausilio di norme restrittive come utilizzo della mascherina e distanziamento sociale. Gli esperti pensano, inoltre, che in ogni caso – anche se si raggiungesse il tanto agognato 60% di popolazione immune – puntare troppo sull’immunità di gregge sarebbe rischioso e potrebbe non solo favorire un gran numero di decessi ma anche provocare un collasso del sistema sanitario per la quantità di ricoveri. La priorità, pertanto, per tutti i Paesi, sembra trovare quanto prima un vaccino. Anche se ci sono voci fuori dal coro come il virologo americano Robert Gallo il quale sostiene che il Covid 19 è un virus che muta in quanto si ricombina. Pertanto anche il vaccino sarebbe inutile e l’immunità ottenuta non durerebbe a lungo.

E mentre si allontana dunque l’idea di una possibile immunità di gregge, la Spagna – riporta SkyTg24 – vede una nuova impennata di casi in Catalogna e in Galizia. Per questa ragione sono stati disposti nuovi lockdown. Nello specifico in Galizia è stata chiusa la località di La Marina dove sono stati scoperti oltre 100 nuovi casi. Circa 70.000 persone non potranno spostarsi da lì fino al 10 luglio. In Catalogna, invece, è stata nuovamente colpita l’area di Segrià ed è stato già annunciato che il lockdown potrebbe durare diverse settimane.

Fonte: Open, Wired, SkyTg24, Ministero della Salute

 

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