Scuola, si prevede un anno d’inferno: controlli asfissianti e genitori responsabili per uno starnuto

Restano le linee guida presentate nella bozza dei giorni scorsi. Scetticismo di genitori e dirigenti scolastici, restano diversi nodi da sciogliere sulla sicurezza. Il Professore Bernardo però chiarisce: in questo modo si rischia un inverno pieno di assenze. 

Le linee guida del Ministero dividono, il pediatra Bernardo: "Esagerate, si rischiano tante assenze" - Leggilo.org

 

Il Ministero dell’Istruzione guidato da Lucia Azzolina ha annunciato che la data per il rientro – come era già stato anticipato – dei ragazzi nelle aule sarà il 14 settembre. Salvo spiacevoli sorprese dovute ai dati epidemiologici si inizierà dunque nella seconda settimana di settembre: inizialmente si era ipotizzato uno slittamento nelle Regioni dove si voterà il 20 e 21 del mese (Liguria, Campania, Marche, Puglia, Toscana e Veneto), ma sembra che si opterà per la scelta di locali diversi per ospitare le urne. Come spiega Ansa, Azzolina, intervenendo ai microfoni di Radio 24, ha spiegato che è stato previsto dall’Esecutivo un aumento dei fondi strutturali: “C’erano 800 milioni di euro di Pon non spesi e ora li stiamo spendendo. Per settembre abbiamo 2,5 miliardi, 1,5 del Decreto Rilancio più un ulteriore miliardo”Il Governo ha deciso dunque di lasciare nel documento le linee guida elaborate dal Comitato Tecnico-Scientifico: i presenti nella scuola – studenti, professori e amministrativi – non dovranno avere nè sintomatologia respiratoria o una temperatura corporea superiore a 37.5° (anche nei tre giorni precedenti); inoltre, non bisogna essere stati in isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni oppure a contatto con persone di cui si è conoscenza la positività sempre negli ultimi 14 giorni.

C’è da specificare che, al momento dell’ingresso, non verranno utilizzati scanner per la misurazione corporea. Ciò significa che è di fatti responsabilità dei genitori l‘eventuale sintomatologia del bambino all’interno della struttura. Questi aspetti sono stati fortemente contestati da diversi esperti del mondo accademico. Il Professor Luca Bernardo, Direttore del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, ha dato il suo parere negativo sulle direttive del provvedimento. Come spiega Il Giornale, le linee guida potrebbero creare non pochi problemi ai ragazzi: assenze, che andrebbero inevitabilmente ad influire sul loro rendimento e la loro valutazione. Ha spiegato Bernardo: “Giorni inutilmente persi. Se non hanno febbre, potrebbero tornare in classe dopo un giorno in osservazione”. il rischio, ha continuato il Professore, è un inverno pieno di assenze, mentre basterebbe rispettare le norme anti-Covid per proteggere i ragazzi: mascherine, quando non è possibile rispettare il metro e mezzo di distanza e lavarsi spesso le mani ed igienizzarle.

Con tali modalità, ha continuato Bernardo, sarà possibile far riprendere le lezioni ai ragazzi e, soprattutto, scongiurare nuovi focolai intervenendo tempestivamente con l’isolamento dei soggetti sintomatici. Chiaramente si responsabilizza – e di molto – il ruolo degli insegnanti in classi che avranno il compito di far rispettare le norme di distanziamento. In conclusione, inoltre, Bernardo auspica una massiccia vaccinazione dei bambini – e anche delle persone anziane – contro l’influenza  e anche il meningcocco B. Questo perchè, ha spiegato il noto pediatra: “E’ importante perchè in caso di febbre potremmo escludere – in caso di vaccinazione fatta – che si tratti di influenza, aiutandoci nella diagnosi differenziale”.

 

Fonte: Ansa, Il Giornale

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