Coronavirus, ci sono 10 nuovi focolai, il virologo Andrea Crisanti non esclude un secondo lockdown

Dopo la riapertura del Paese sono sorti 10 nuovi focolai di Coronavirus. Il virologo Andrea Crisanti non esclude che potrebbe essere necessario un secondo lockdown.

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I dati forniti dal Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi attualmente positivi scendono a 16.836. Il numero complessivo dei deceduti è 34.716 mentre i guariti salgono a 188.584. I pazienti ricoverati scendono a 1260 e nelle terapie intensive 97 persone in tutta Italia. Il totale dei tamponi eseguiti sale a 5.277.273, +61.351 rispetto a ieri. Ad oggi, in Italia, il totale delle persone che ha contratto il virus è 240.136, +175 rispetto a ieri.

Dieci nuovi focolai: rischio di un secondo lockdown

Nonostante i casi positivi continuano a diminuire di giorno in giorno e gli ospedali a svuotarsi, la situazione relativa al Coronavirus è tutt’altro che tranquilla. Infatti – riferisce Fanpage – dopo la riapertura del Paese in Italia sono nati 10 nuovi focolai. Si sono registrati focolai a Mondragone – tetro di violenti scontri tra i cittadini italiani e la comunità bulgara – a Palmi, a Bologna, a Montecchio, a Bolzano, a Como, a Prato, a Pistoia, a Roma, ad Alessandria e a Porto Empedocle dove, a bordo della Moby Zazà, sono stati scoperti 28 casi di migranti positivi al Covid.

Sulla questione è intervenuto il professor Fabrizio Pregliasco che – intervistato da Il Giornale – ha dichiarato: “ Dieci nuovi focolai non sono una passeggiata, ma sono ottimista: se facciamo fronte a queste situazioni in modo tempestivo eviteremo una seconda ondata in autunno”. Il virologo ha ribadito l’importanza delle indagini epidemiologiche in modo da scovare e isolare subito gli asintomatici. Meno ottimista invece il virologo Andrea Crisanti, a capo della taskforce della Regione Veneto. Crisanti, da sempre uno dei più solleciti a ricordare agli italiani di non abbassare l’ipotesi. L’esperto – riferisce Il Messaggero – intervistato da Circo Massimo su Radio Capitali ha dichiarato che non si può escludere l’ipotesi di un secondo lockdown per evitare una seconda ondata di Coronavirus. Nei giorni scorsi il professore aveva addirittura prospettato per l’Italia un autunno simile all’attuale situazione dei mattatoi in Germania.

E se il professor Crisanti non esclude un secondo lockdown c’è chi va oltre e addirittura lo consiglia a scopo preventivo. Uno studio spagnolo  pubblicato su Nature Human Behaviour – riporta Adnkronos – per evitare la tanto temuta ondata di ritorno del Covid, suggerisce di fare un secondo lockdown di almeno 60 giorni in modo da contrastare la crescite epidemica. Tuttavia – hanno specificato i ricercatori – il distanziamento sociale e i farmaci potrebbero anche non rendere necessaria una seconda chiusura totale.

Fonte: Fanpage, Il Giornale, Il Messaggero, Adnkronos, Ministero della Salute

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