Mafia Capitale: dopo Carminati scarcerati anche Salvatore Buzzi e Luca Gramazio

Dopo la scarcerazione di Massimo Carminati, ora è la volta di altri due indagati per Mafia Capitale: Salvatore Buzzi e Luca Gramazio.

buzzi gramazio scarcerati

 

Sono stati scarcerati in queste ore altri due dei protagonisti coinvolti nel  maxi processo Mafia Capitale: Salvatore Buzzi e l’ex consigliere di Forza Italia Luca Gramazio. Il primo accusato di essere la mente dietro le cooperative rosse nella capitale ed il secondo di collusione con la criminalità romana. Alcuni giorni fa era stato rimesso in libertà  il protagonista assoluto dell’inchiesta, Massimo Carminati, dopo aver scontato una pena preventiva di 5 anni e 7 mesi. Gli arresti per l’indagine passata alla storia come Mafia Capitale portarono al processo, oltre a Buzzi e Gramazio, decine di imputati che – ricorda AGI – furono poi assolti dal reato di associazione a scopo mafioso poiché non furono mai trovate prove certe per confermare i rapporti di Carminati con alcuni clan come la famiglia Senese.

La decisione di scarcerare Buzzi e Gramazio – riferisce Adnkronos – è stata pronunciata dalla Prima sezione della Corte d’appello di Roma. Come nel caso di Carminati, il motivo è la scadenza dei termini per la custodia cautelare.  Durante il processo per Mafia Capitale, Buzzi era stato accusato di essere il ras delle cooperative rosse, aziende colluse con le organizzazioni criminali romane che riciclavano denaro e di avere un ruolo di primo piano in un giro di denaro sporco legato all’accoglienza dei migranti. L’uomo ha trascorso 5 anni e 18 giorni in carcere su una condanna inizialmente valutata in 18 anni di detenzione, poi ridotta per l’annullamento delle accuse di associazione mafiosa. Luca Gramazio era stato accusato, invece, di collusione con Carminati. Con l’ex NAS avrebbe studiato il sistema per penetrare nelle istituzioni statali, ricevendo una tangente. Ora entrambi, esattamente come Carminati -riferisce Il Fatto Quotidiano – sono stati sottoposti all’obbligo di residenza.

Fonte: Adnkronos, Il Fatto Quotidiano, AGI

 

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