Coronavirus, Pechino insiste: il virus viene dall’Europa

Il governo cinese non fa marcia indietro: il Coronavirus è tornato a Pechino dall’Europa.

cina non paga danni covid - Leggilo

Il governo cinese non è intenzionato a tornare sui suoi passi: secondo le autorità del paese asiatico, il nuovo focolaio di Coronavirus individuato a Pechino – che ha portato in totale ad almeno 200 nuovi casi, dice Adnkronos – si è sviluppato a causa dell’Europa: viaggiatori o prodotti arrivati dal vecchio continente, dicono i comunicati ufficiali del governo, hanno riportato il virus a Pechino, dove era stato già debellato. Gli scienziati cinesi si dicono sicuri di questa tesi: “I campioni recuperati al mercato alimentare di Xinfadi, dove è stato individuato l’epicentro del focolaio, indicano che il Covid-19 si trovava lì da molto tempo, ha un genoma diverso”, dichiara il vicedirettore del Centro per la prevenzione delle malattie cinese Zhang Yong – riporta TGcom24. Immediata la risposta dell’OMS che dichiara di non aver ancora ricevuto dei campioni del virus trovato presso il mercato di Xinfadi e di non voler accettare questa teoria prima di poterla verificare direttamente. Anche il Centro per la prevenzione delle malattie europeo si è fatto sentire: “Il Coronavirus muta rapidamente come tutti i microrganismi di questo tipo” dice Giovanni Mencarella, portavoce dell’istituzione: “I dati di mutazione non sono una prova schiacciante della provenienza del virus dall’Europa, chiediamo dati epidemiologici precisi”. Ma in Cina, le autorità danno per ufficiale la notizia di un contagio proveniente dall’Europa: non è da escludere che il governo stia cercando un capro espiatorio, nel timore che il nuovo focolaio di Coronavirus a Pechino possa aumentare il malcontento della popolazione della capitale: la città, che conta quasi 22 milioni di abitanti, è di nuovo sottoposta a misure speciali per contenere i contagi: tamponi a tappeto, interi quartieri in lockdown e voli per entrare ed uscire dalla città limitati allo stretto necessario.

Il governo ha però smentito la notizia circolata in questi giorni che il Coronavirus sarebbe tornato a Pechino con un carico di salmone norvegese: la teoria, fin da subito considerata “fantasiosa” da scienziati ed esperti e perfino da alcuni medici cinesi, è stata definitivamente accantonata: “Non abbiamo trovato prove che il virus sia stato portato dal salmone proveniente dalla Norvegia” – ha dichiarato in una conferenza stampa ufficiale Shi Guoqing, vicedirettore del centro per il controllo delle malattie cinese. Anche il ministro della pesca norvegese Odd Emil Ingebrigtsen ha smentito decisamente qualsiasi coinvolgimento del salmone nella diffusione della pandemia – riporta Il Corriere della Sera: “Sembra che la questione si sia risolta” – le sue parole – “Sto lavorando ai dettagli ma possiamo confermare che si è trattato di un errore”. A dare il via a questa caccia alle streghe nei confronti dei prodotti norvegesi a Pechino era stata la notizia del ritrovamento di tracce del Coronavirus su un tagliere utilizzato proprio per affettare il salmone rinvenuto a Xinfadi. La situazione nella capitale cinese rimane comunque molto tesa: l’ospedale internazionale Peking University, una delle strutture sanitarie più all’avanguardia in tutta la Cina, è stato isolato dopo che una delle infermiere che assisteva un paziente positivo al Covid-19 ha manifestato i sintomi della malattia ed è risultata positiva al test del tampone. Al momento, tra le persone contagiate da questa nuova ondata di infezioni, ci sono 11 casi gravi e 2 in condizioni critiche.

Fonte: Il Corriere della Sera, Adnkronos, TGcom24

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