Strage a Bergamo, Conte non teme nulla: “Tornando indietro non farei comunque la zona rossa”

Il Premier Giuseppe Conte, stamane ascoltato dai Pm, ha confermato la linea del Governo in questi giorni. Intanto rigetta l’ipotesi di un partito personale 

Conte sulla zona rossa in Val Seriana: "Sono tranquillo, agito in piena coscienza" - Leggilo.org

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato ascoltato come testimone stamane dal Pm Maria Cristina Rota, nell’ambito dell’indagine sulla mancata zona rossa nei Comuni di Alzano Lombardo e Nembro, in Val Seriana. Come spiega Il Corriere della Sera, secondo la Procura di Bergamo, la mancata istituzione della zona rossa ha contribuito al dilagare dei contagi. Si indaga su eventuali responsabilità delle Autorità. In mattinata, Conte – in un’intervista rilasciata a La Stampa – ha spiegato che rivendica la mancata zona rossa, frutto di decisioni assunte insieme al Comitato Tecnico-Scientifico: “Non temo affatto l’audizione, ho agito in scienza e coscienza. E per lo stesso motivo, tornando indietro, non farei la zona rossa”. 

Conte, ha dichiarato anche di non voler chiudere in maniera definitiva la porta al piano Mes, e che, eventuali valutazioni sul suo utilizzo verranno fatte a tempo debito. Le pressioni del Partito Democratico – che vorrebbe utilizzare il Meccanismo di Stabilità per sovvenzionare le spese sanitarie – costringe il Premier a cercare di mediare tra i Dem e il Movimento 5 Stelle. Nel frattempo – ha spiegato il primo ministro – è in partenza il grande piano per le infrastrutture. Le criticità della Maggioranza, e le polemiche seguite l’annuncio degli Stati Generali dell’Economia, hanno portato Conte a pronunciarsi anche su un eventuale corsa solitaria. Non ancora sciolta la riserva su una possibile candidatura nel collegio del Senato di Sassari, ma il Premier spiega che, al momento, non ha alcuna intenzione di voltare le spalle agli alleati e tornare al voto.

Spiega il Capo del Governo: “Io sono qui non per interessi personali, per coltivare un mio partito e favorire amici e conoscenti, ma per questo servizio. Sarebbe folle pensare ad un partito”. Come aggiunge Il Sole 24 Ore, il Premier vuole introdurre nuove norme, a carattere temporaneo, che possano permettere di sviluppare ed applicare il cosiddetto Modello Genova anche alle altre grandi opere. Sul tavolo del Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, i tratti autostradali Roma-Ancora e Reggio Calabria-Taranto e l’alta velocità Roma-Venezia. Conte spera di poter contare sugli effetti fondi del Recovery Fund – salvo sorprese in Europa – per il rilancio dell’economia: “La crisi è stata una grande sofferenza per l’Italia, ma dobbiamo tramutarla in opportunità per rilanciare l’economia. Anche graziee ai fondi provenienti dall’Europa”.

 

Fonte: Il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, La Stampa

 

 

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