Presto dovremo pensare ai migranti dell’edilizia, dice il Ministro Teresa Bellanova

Il Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova propone di estendere la sanatoria anche agli immigrati che lavorano nel settore edile.

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Non arretra di un centimetro la renziana Teresa Bellanova, numero uno del dicastero dell’Agricoltura. La regolarizzazione per gli immigrati è, ormai, la sua battaglia quotidiana dove a sfidarla a duello non solo i partiti dell’opposizione ma anche gli alleati grillini, contrari alla sanatoria. Battaglia dove la renziana porta a suo favore argomenti anche molto pragmatici come, ad esempio, il rincaro delle fragole cagionato – a suo dire – dalla mancanza di manodopera immigrata preposta alla raccolta. Ma ora oltre a braccianti e colf  Bellanova – riferisce Il Giornale – aggiunge altra carne sul fuoco: sanatoria anche per tutti gli immigrati impiegati nel settore edile. Intervistata da Zapping, in onda su Radio 1, il ministro ha dichiarato che la sua proposta di regolarizzazione andrebbe estesa anche a tutti i migranti che lavorano nell’edilizia, campo in cui il caporalato è altrettanto forte. E spiega che se per il momento si “accontenta” di regolarizzare gli immigrati del settore agricolo e le badanti è perché c’è ancora troppa opposizione da parte delle altre forze politiche. Cinque Stelle in primis – anche se il ministro non fa nomi.

Gli alleati di maggioranza guidati da Vito Crimi, infatti, non hanno mai visto di buon occhio la proposta di Bellanova. Il ministro ha concluso aggiungendo che  il caporalato indebolisce anche i lavoratori italiani perché l’impresa malata danneggia quella sana. Ma se non osa ancora pretendere una sanatoria anche per il settore edile, d’altro canto  la renziana ormai è sicura che la sanatoria per i braccianti passerà, infatti non ha temuto a sbilanciarsi: “Sugli immigrati non c’è più nulla da discutere, l’intesa politica c’è. Dunque si farà”. Nessun riferimento, invece, ai 24.000 italiani rimasti senza lavoro e che si sono resi disponibili – attraverso diversi siti – a lavorare nell’agricoltura.  Bellanova si è poi soffermata sul Decreto Rilancio insistendo sulla necessità, per le aziende, di tornare ad essere competitive  anche al fine di salvaguardare l’occupazione e non dover fare licenziamenti. E, senza indugi, si è detta favorevole a concedere liquidità anche al gruppo Fiat nonostante le polemiche di molti sul fatto che si tratti di una multinazionale che produce per la maggior parte all’estero: “Chi fa investimenti in Italia rafforza i posti di lavoro”.

Fonte: Radio 1, Il Giornale

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