Coronavirus, per gli infermieri del primo malato un premio di 60 euro

Il Governo ha deciso di premiare gli infermieri che si sono occupati del “paziente 1” di Codogno. Ma la ricompensa ammonta ad appena 60 euro. 

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Nel Decreto “Cura Italia” – spiega Il Giornale – il Governo aveva inserito anche un bonus di 100 euro per i lavoratori dipendenti sia del settore pubblico che privato. Il bonus non si rivolgeva proprio a tutti. Era necessario non solo essere dipendenti ma anche non superare i 40.000 euro lordi annui. Tra i beneficiari di questa misura, dunque, anche gli infermieri. Misura che a molti potrebbe sembrare esigua considerando che da mesi continuiamo a parlare di loro come “eroi”, capaci di sacrifici straordinari nella loro “ordinaria” dedizione. Sono perone, semplicemente. Esseri umani che mettono tanta testa e tantissimo cuore nel loro lavoro. Insieme medici e operatori socio assistenziali, hanno assistito ed assistono i malati di Coronavirus ogni giorno e ogni notte in ospedali diventati ormai campi di battaglia.

Sono persone con esigenze normalissime come fare la spesa, pagare le bollette, l’affitto o le rate del mutuo. Insomma straordinari sì ma con esigenze economiche come tutti gli altri. Cionostante la ricompensa economica prevista per i nostri “eroi” non è degna di tanta considerazione. Riferisce il Corriere della Sera  che il Governo ha deciso di ricompensare gli infermieri dell’ospedale San Matteo di Pavia che si sono presi cura del “paziente 1” di Codogno con 60 euro. La cifra trovata in busta paga alla voce “bonus” dai 100 previsti è scesa a 60 euro per la maggior parte di loro.  E non è tutto.

Coloro che, per loro sventura, si sono ammalati, per il Covid 19 o per i turni massacranti e sono dovuti restare a casa in malattia, non hanno beneficiato neppure di questo “premio” o ne hanno ricevuto solo una parte, meno di 60 euro. E’ stato infatti calcolato in base ai giorni di lavoro e non in base alle ore effettivamente svolte. Pertanto chi è rimasto infettato dal Coronavirus e ha lavorato meno è stato inevitabilmente penalizzato. Gli infermieri di Pavia hanno scritto una lettera di protesta nella quale spiegano che la cifra, più che un premio, appare  un’offesa. Purtroppo non è la prima volta che le decisioni dei partiti di Maggioranza suscitano stupore in tal senso. Già il mese scorso i senatori Dem e Cinque Stelle avevano bocciato la proposta della Lega di detassare del 70% gli stipendi di medici, infermieri e operatori sanitari.

Fonte: Il Giornale, Corriere della Sera

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