Migranti, Emma Bonino: “Regolarizziamoli tutti, ci sarà più gettito”

La senatrice Emma Bonino continua a premere l’acceleratore sulla questione di regolarizzare i migranti. E spiega che sarebbe utile anche per ragioni economiche.

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Anche durante questi mesi di lockdown legato all’emergenza Coronavirus, non si sono fermati gli sbarchi sulle coste italiane. Essendo chiusi i porti per ragioni di sicurezza sanitaria, si è trattato di sbarchi autonomi di migranti che, ad oggi, vivono come “fantasmi” sul nostro territorio. E non sono mancate le proposte di alcuni esponenti politici che hanno continuato a premere per la regolarizzazione degli immigrati. In particolar modo di quelli che lavorano nel settore agricolo. La prima voce in campo è stata il Ministro dell’Agricoltura, la renziana Teresa Bellanova la quale, da mesi, ribadisce quanto la manodopera immigrata sia essenziale per le aziende agricole. Ma non da meno anche la senatrice Emma Bonino. Bonino – riferisce l’Ansa – sostiene la proposta di regolarizzazione di Bellanova per tre ragioni. In primo luogo perché anche lei sostiene, come la ministra renziana, che gli immigrati costituiscano una risorsa indispensabile per l’agricoltura. In secondo luogo per contrastare il caporalato. E l’ultima ragione addotta da Bonino è schettamente economica: “Con la regolarizzazione ci sarà più gettito”. Ha dichiarato la senatrice di Europa + spiegando che la regolarizzazione frutterebbe allo Stato entrate fiscali di 3-4 miliardi annui. Tuttavia per Bonino la proposta della titolare del Dicastero dell’Agricoltura non è sufficiente. Infatti – a suo avviso – è necessario pensare non solo agli immigrati impiegati clandestinamente nell’agricoltura ma anche alle colf e badanti che assistono i nostri anziani.

Ma, durante l’emergenza Covid 19, Bonino ha manifestato anche un’altra priorità oltre alla regolarizzazione degli immigrati. Ovvero un maggior coinvolgimento delle donne all’interno delle task force che assistono il Governo durante la fase due. Recentemente – in un’intervista al Corriere della Sera – Bonino ha dichiarato: “I gruppi di chi dovrebbe ridisegnare l’Italia escludono le donne. Nessuna donne nel comitato scientifico che lavora con la protezione Civile. La task force presieduta da Vittorio Colao è composta per l’80% da uomini”. E, per porre fine a questa situazione, la senatrice nei giorni scorsi ha rilanciato l’iniziativa “Dateci voce” per chiedere al premier Giuseppe Conte di tenere in considerazione la presenza delle donne negli organismi che affiancano l’esecutivo nella gestione della crisi.

Fonte: Ansa, Corriere della Sera

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