Coronavirus: 2477 contagi, 760 morti in un giorno. Dobbiamo continuare a restare in casa, dice Angelo Borrelli

Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli è categorico sulla necessità di continuare a rispettare le misure restrittive per contrastare il Coronavirus, anche in occasione delle prossime festività. Intanto, l’ultimo bollettino sembra confermare il trend dei contagi. 

Borrelli Pasqua e Pasquetta - Leggilo

Una curva che non decresce, ma che non aumenta. Stabile. E’ quella che traccia l’andamento dei contagi nel nostro Paese. L’ultimo bollettino riferito dalla Protezione civile in Conferenza stampa sembra infatti confermare l’ondata di positività fornita dagli esperti. I contagi sembrano essere stabili, ed oggi sono 83049, con un incremento di 2477 casi. Alti i decessi, +760 nelle ultime 24 ore, ma ancor più alti i guariti: +1431 casi, per un totale di 18278 unità.

Tuttavia, bisogna andarci cauti. Chi aveva intenzione di spostarsi per le vacanze pasquali dovrà fare i conti con il Coronavirus. L’ultimo decreto Conte ha prorogato le misure, in scadenza al 3 aprile, fino al 13 almeno. Di conseguenza, niente uscite, né riaperture di negozi, né passeggiate. A ribadirlo è stato anche il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a margine della consuete conferenza stampa di ieri pomeriggio. Le misure di distanziamento sociale stanno infatti dando dei risultati positivi, specie in Lombardia dove si è verificata una flessione dei contagi. Ma, se mollassimo ora, tutti i nostri sforzi si rivelerebbero fallimentari.

Per questo, c’è bisogno di ancor più attenzione e un allentamento delle misure risulta al momento impossibile. “Il modello Italia sta funzionando e che è assolutamente necessario restare a casa“, ha detto Borrelli. “Giunge la voce che in alcune zone della Sicilia le persone si stiano preparando a festeggiare la Pasqua e la pasquetta. Sarebbe pericolosissimo, dobbiamo continuare a mantenere un comportamento corretto e non formare assembramenti”, ha ribadito.

Accanto a lui Alberto Villani, Presidente della Società italiana di pediatria, ha ribadito la necessità di non poter abbassare la guardia, anche se i dati degli ultimi giorni ci fanno essere ottimisti. Una speranza, dunque, ma di fatto nulla è cambiato. Di conseguenza, a Pasqua e a Pasquetta non sarà possibile uscire di casa. Villani ha inoltre confermato che la facoltà ad uscire con un bambino è riservata solo ai casi eccezionali, ma che questo rimane comunque un comportamento da evitare. “Solo in situazioni particolari e motivate si può uscire con un bambino, avendo cura di rimanere nei pressi di casa. Non è invece consentito mai fare una passeggiata in passeggino con un figlio di pochi mesi”, ha spiegato.

A far tirare un sospiro di sollievo in questi giorni difficili, informa Agi, ci sono anche le affermazioni dell’Istituto di Superiore di Sanità. Quest’ultimo, infatti, ritiene che l’Italia abbia raggiunto un picco nell’epidemia di Coronavirus. “Siamo sul plateau, ossia su un picco pianeggiante che può durare alcuni giorni, poi auspicabilmente inizia la discesa, sempre se manteniamo la guardia alta”, ha detto qualche giorno fa il presidente Silvio Brusaferro, al punto stampa all’Iss sull’andamento epidemiologico.

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Fonte: Protezione civile, Agi

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