Coronavirus, quarantena prorogata. Il premier Conte avrebbe già deciso, si dice

Il Governo è pronto ad allungare la quarantena totale. Si lavora però per la tenuta economica del Paese, studiando la possibile riapertura di alcuni settori dell’industria. 

Coronavirus, al vaglio del Governo proroga di altri 15 giorni della quarantena - Leggilo.org

Il Governò sta studiando una proroga per le misure di contenimento contenute nel Decreto Emergenza del 10 marzo, che scadrebbero il 3 aprile, per ulteriori 15 giorni. Nei giorni scorsi, come riporta Il Corriere della Sera, Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, aveva già avvisato gli italiani che la protrazione delle misure è inevitabile: “L’epidemia ha rallentato il suo cammino, ma non è opportuno interrompere le misure di contenimento”. Ieri sera, ospite di Lilli Gruber a “Otto e mezzo”, su La7, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha praticamente, in maniera ufficiosa, annunciato le nuove misure. Ha spiegato il Ministro grillino: “Ci affidiamo agli scienziati e ai loro studi anche per le misure da mettere in campo. Ma verosimilmente non credo potremo dire alla gente: ‘Tornate in piazza e riabbracciatevi’. Non credo sia possibile”. 

 

Il Consiglio dei Ministri lavora sulla possibilità, insieme a Confindustria e Sindacati, della riapertura di alcune attività lavorative: “Bisogna tenere il Paese dal punto di vista psicologico e sociale”, si ripete nelle riunioni della Maggioranza. Gli italiani iniziano a manifestare segni di insofferenza e il prolungamento delle misure di quarantena potrebbe portare molti sull’orlo di gravi difficoltà economiche, sugli affitti e sui mutui ad esempio. Ecco perchè si tenterà di rilevare cosa potrà rimettersi in moto e, soprattutto, in quale zona d’Italia. Come ha spiegato Brusaffero: “Non siamo in una fase marcatamente declinante ma in una fase, sia pur incoraggiante di contenimento. Non abbiamo ancora scollinato, ci stiamo però avvicinando alla cima”. Un allentamento troppo marcato delle misure di distanziamento sociale potrebbe far risalire la curva dei contagi in modo esponenziale, vanificando di fatto queste settimane di lockdown totale.

Il prossimo 3 aprile, dunque, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte varerà verosimilmente il nuovo DPCM.  Per quella data dovremmo iniziare a vedere gli effetti delle misure adottate lo scorso 10 marzo. Ma il Governo, e la Comunità Scientifica, guardano oltre. Bisogna essere pronti a tutto: se le non dovessero verificarsi ulteriori miglioramenti, specie nelle aree più colpite come Lombardia e Veneto, si valuterà un’ulteriore proroga sino a maggio. Nel frattempo, Palazzo Chigi ha valutato saggio non allentare la quarantena in un periodo in cui cadono le festività pasquali.

Da un punto di vista scientifico, ed è il modello seguito dal Consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza, il Professore Walter Ricciardi, sarà possibile iniziare a tirare un sospiro di sollievo soltanto quando il valore dell’R0, ovvero l’indice di contagiosità, sarà inferiore a 1. Significa che bisognerà arrivare al momento in cui per ogni persona infetta ci sarà meno di un nuovo contagiato. Attualmente l’indice dell’R0 stimato per il Covid-19 è 2,7, ogni individuo infetto trasmette la malattia a quasi 3 persone. Sino ad allora, allentate o meno, le misure di contenimento non potranno non far parte della nostra vita.

 

Fonte: Il Corriere della Sera, La7

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