Coronavirus, a Roma contagiati 7 medici del Policlinico e 2 del Bambin Gesù

Continua il contagio tra il personale sanitario, esposto in prima linea contro il Coronavirus. Situazione allarmante a Roma, dove non vengono sottoposti a controlli i pazienti visitati meno di una settimana fa.

Coronavirus, contagiati medici a Roma: sono del Policlinico e del Bambin Gesù - Leggilo.org

La carenza di materiale, dalle mascherine alle tute, la sprovvedutezza di alcuni pazienti, e qualche volta anche l’errore di qualche medico, ha fatto sì che aumentassero di giorni in giorno i contagi tra il personale sanitario. Nelle zone epicentro del focolaio, in Lombardia e in Veneto, i medici e gli infermieri, e anche i medici di base, sono stati travolti dalla prima ondata di contagi che nessuno era riuscito a prevedere. La carenza del personale medico rischia di andare ad aggravare ulteriormente sulla crisi sanitaria. L’Italia rischia il collasso del Sistema Sanitario Nazionale, ed anche per questo motivo, ovvero i contagi tra il personale sanitario, i Decreti Emergenza del Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte prevedono l’assunzione di circa 20.000 professionisti, tra medici, infermieri, tecnici e assistenti sanitari.

La situazione è critica anche nelle zone dove l’epidemia non ha registrato tanti casi. A Roma, ad esempio, come riporta Adnkronos, due medici dell’Ospedale Bambin Gesù sono risultati positivi al test per il Coronavirus. I medici, che sono asintomatici e non in servizio presso i reparti di degenza, hanno effettuato il test per aver avuto contatti con alcuni pazienti, poi rivelatisi positivi, presso un’altra struttura ospedaliera. I due medici, insieme ad alcuni colleghi sono stati sottoposti all’isolamento, anche se il secondo tampone è risultato negativo. Per loro, come per gli altri casi, si attende ora la comunicazione ufficiale dell’Istituto Superiore della Sanità. Sempre nella Capitale, come riporta Repubblica, sono 7, tra medici e specializzandi del Policlinico Umberto I ad essere risultati positivi. Tra questi anche il noto oncologo Enrico Cortesi, un collega e tre specializzandi del reparto di Oncologia e due dirigenti, che avrebbero avuto rapporti diretti con Cortesi, appartenenti ad un altro reparto. Sono tutti in isolamento nelle loro abitazioni e, da quanto si apprende, nessuno mostra sintomi gravi. Hanno fornito alle Autorità Sanitarie i loro spostamenti e i loro incontri delle ultime due settimane. Il quotidiano romano ha raccolto però la testimonianza di una delle pazienti di Cortesi, la signora Clara Colucci di Latina, che ha raccontato: “Lunedì 2 marzo, accompagnata da mia sorella, sono stata visitata dal professor Cortesi che, come sempre è stato bravo professionalmente e cordiale sul piano umano, ma attento a evitare contatti come la stretta di mano”. E rivela: “Finora, però non ci è stata segnalata da alcuno la necessità di stare in quarantena né, tantomeno, di sottoporci al test evitando contatti con familiari e conoscenti”. 

Una vicenda angosciosa, dal momento che, sino alla comunicazione della necessità di effettuare il tampone, arrivata il 7 marzo, Cortesi ha svolto regolarmente il suo lavoro. Come spiega il Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, la situazione è critica: “Le ultime stime disponibili riferiscono di oltre 40 medici in quarantena, 11 sono risultati positivi al test. Oltre a tre medici di famiglia, due a Roma e uno a Torvajanica. Si tratta numeri al di sotto dei dati reali”. E conclude: “Il personale sanitario, esposto com’è ai rischi del Covid 19, deve poter contare su protezioni che oggi sappiamo essere carenti”.

Sono 110 nella regione Lazio i casi positivi al Covid19. Nel bollettino di lunedì 9 marzo erano invece 97. In aumento anche i ricoverati in terapia intensiva, 15 invece di 8. I restanti pazienti sono 42 in isolamento domiciliare ed altri 50 ricoverati non in terapia intensiva.

 

Fonte: Adnkronos, Repubblica

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