Virginia Raggi: “Salvini vuole governare Roma? Cari romani staccate i citofoni”

La Lega ha annunciato che il  prossimo 16 febbraio farà una manifestazione a Roma contro l’amministrazione comunale. Il sindaco Virginia Raggi ironizza su Twitter scrivendo di staccare i citofoni.

Raggi contro Lega: "Staccate i citofoni"

La Lega di Matteo Salvini – riferisce Adnkronos – ha annunciato, per il prossimo 16 febbraio, una manifestazione a Roma. La protesta sarà rivolta contro l’amministrazione capitolina che, a detta di molti, non sta eseguendo al meglio il proprio lavoro. Per tutta risposta il sindaco grillino Virginia Raggi ha commentato sul suo profilo Twitter: “Consiglio a tutti i romani di staccare la corrente ai citofoni prima che Salvini venga a citofonarvi per vendervi le sue chiacchiere”. E ha lanciato l’hastag “Giù le mani da Roma“, riprendendo con tono sarcastico il messaggio della Lega “Giù le mani dai bambini” in riferimento ai fatti di Bibbiano.

Virginia Raggi
@virginiaraggi

Domenica 16 febbraio consiglio a tutti i romani di staccare la corrente ai campanelli.

potrebbe citofonarvi per cercare di vendervi chiacchiere #GiuLeManiDaRoma

 

Il sindaco Raggi ha rispolverato un argomento che si sperava si fosse concluso con le elezioni regionali in Emilia Romagna: la citofonata che il leader della Lega ha fatto il 21 gennaio nel quartiere Pilastro di Bologna.  Matteo Salvini, accompagnato dalle forze dell’ordine, martedì 21 febbraio si recò nella periferia bolognese su indicazione di una residente della zona. La donna lo accompagnò sotto il portone del palazzo in cui abita una famiglia tunisina che – a suo dire – spaccia droga. Salvini, ripreso dai giornalisti e in diretta Facebook, citofonò al campanello della famiglia di presunti spacciatori per chiedere se era vero quanto gli era stato comunicato dalla donna che lo aveva indirizzato lì. Di questa vicenda si è ampiamente parlato nei giorni antecedenti la chiamata alle urne in Emilia. Alcuni esponenti o ex esponenti di partiti avversari della Lega, come l’ex premier Massimo D’Alema, hanno additato Matteo Salvini come un pericoloso fascista per questo gesto. La citofonata ora potrebbe costare una causa civile al capo del Carroccio. Infatti il presunto spacciatore tunisino, un ragazzo di 17 anni, ha annunciato che intende intentare causa al leader della Lega. Supportato dall’avvocato Cathy La Torre, promotrice della campagna “Odiare: Quanto ti costa!”. Intanto donna che accompagnò Salvini nel quartiere Pilastro ha dichiarato di aver subito ritorsioni dopo l’accaduto. Alcuni ignoti del quartiere le hanno distrutto l’automobile. Salvini, in risposta a chi lo ha accusato, ha sempre risposto di non essersi pentito del suo gesto. Anche dopo la sconfitta in Emilia Romagna ha dichiarato: “Rifarei tutto, citofonata compresa!”.

Fonte: Adnkronos, Virginia Raggi Twitter

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