Sardine, il giorno dopo: “Abbiamo sconfitto Salvini. E non ci fermiamo qui”

Mattia Santori e soci incassano i ringraziamenti del Segretario dem Nicola Zingaretti e del neo Presidente Stefano Bonaccini. Ora arriva il momento più difficile: mettersi da parte o fare il grande passo. 

Sardine incassano la vittoria di Bonaccini. Ora sono pronte per il grande salto in politica - Leggilo.org

Cosa ne sarà del movimento delle “Sardine”? Se lo chiedono in molti. Per adesso è stato confermato l’appuntamento del 14 e 15 marzo a Scampia, Napoli. E l’annuncio è arrivato, non a caso, quando il distacco tra Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni era ormai divenuto incolmabile. Insomma, un attestato in piena regola, un volersi prendere la scena. Sono arrivati i ringraziamenti del neo Governatore e del Segretario dem Nicola Zingaretti, e tutti gli altri dello stato maggiore del Pd. Il centrosinistra sa che deve molto alle “Sardine”, che hanno riempito le piazze chiamando alle urne tutti gli elettori delusi di sinistra. “Grazie immenso ai ragazzi delle Sardine” ha chiosato Zingaretti già in nottata. Ma impossibile pensare che Mattia Santori e soci non vogliano passare all’incasso. Non si sono candidati in alcuna lista, ma è chiaro che il loro impegno non verrà meno adesso, speicie dopo la vittoria di ieri. E di certo, dopo aver dato una dimensione nazionale al movimento, nessuno si sognerebbe di sperperare tante energie. Dal loro profilo ufficiale di Facebook, le “Sardine” scrivono: “Non siamo nati per stare sul palcoscenico, ci siamo saliti perché era giusto farlo. Ma ora è tempo di tornare a prendere contatto con la realtà. Fino ad oggi siamo stati una bella favola. Ora chiudiamo il libro e sporchiamoci le mani”. Insomma l’obiettivo principale, non far trionfare la Lega di Matteo Salvini, è stato raggiunto. Dalle parole sembrerebbe proprio che si voglia continuare sulla strada dell’associazionismo, ma ormai il movimento è divenuto troppo grande, ed ha adesso troppo aspettative dal mondo di sinistra, per non fare il grande passo ed entrare dalla porta principale nella politica italiana. Come riporta Quotidiano, la “Sardina” milanese Simona Regondi rivela che ormai la macchina è in moto e fermarla non avrebbe senso: “Ci candidiamo a lavorare per la comunità: a Milano stiamo progettando piccoli eventi sul territorio e una scuola di formazione civica”. Per il politologo Giovanni Orsina, che ha scritto un instant book sulle Sardine, invece: “Questo movimento pre-politico ha avuto impatto significativo sulla vittoria e cercherà di incassare qualcosa a livello politico”. Mentre per l’ex Sindaco di Venezia il professore Massimo Cacciari, il dialogo con Zingaretti, nell’attesa dell’incontro con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è già in stato avanzato: “Potrebbero fare un patto con Zingaretti e costituire una nuova base del Pd. Senza le Sardine il risultato della coalizione pro Bonaccini sarebbe stato peggiore”. 

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Fonte: Quotidiano, Pagina Ufficiale Sardine

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