Formigli: “Sono i seguaci di Renzi a diffondere le foto di casa mia sui social”

Nelle ultime ore, sta facendo molto discutere la querelle tra Matteo Renzi e Corrado Formigli. Per il giornalista, i sostenitori dell’ex Premier hanno pubblicato foto e indirizzo della sua casa, ma la dichiarazione del leader di Italia Viva non ha fatto altro che peggiorare le cose. 

"Sono sotto attacco social dei sostenitori di Renzi", la denuncia del giornalista Corrado Formigli - Leggilo.org

Un intervento che sembrava solidarizzare con il giornalista Corrado Formigli, ma che invece nascondeva tutt’altre intenzioni. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha pubblicato un post su facebook in cui ha rivelato l’esistenza di una campagna d’odio social contro il conduttore di “PiazzaPulita”. A scatenarla però, sono stati proprio i suoi sostenitori. Ma c’è dell’altro: come se non bastasse, come riporta anche Repubblica, l’ex Premier ha preso la palla al balzo per tornare sulla vicenda dell’acquisto della sua villa a Firenze. Renzi, ha cercato di paragonare la pubblicazione di foto e indirizzo dell’abitazione del giornalista di La7, alle discussioni che nacquero intorno alla compravendita della sua nuova casa che, tra l’altro, ha suscitato l’interesse anche della Procura di Firenze, seguendo il filone dell’inchiesta Open. Ma andiamo con ordine. L’ex Presidente del Consiglio è stato ospite di Formigli lo scorso 5 dicembre. In quell’intervista, il giornalista di La7, ha incalzato Renzi sull’inchiesta Open. Non una eccelsa figura quella fatta dall’ex Premier sul tema: nervoso e spazientito, ha cercato di glissare le domande. Nella giornata di ieri, Renzi, ha poi pubblicato il famoso post, in cui ha rivelato la preoccupazione di Formigli per ciò che stava avvenendo sui social.

https://www.facebook.com/matteorenziufficiale/posts/10157248272444915

Un post decisamente ambiguo. Stamane, sul caso, è intervenuto lo stesso Corrado Formigli che, in una lunga intervista rilasciata ad Adnkronos, ha attaccato duramente il leader di Italia Viva e spiegato la sua versione dei fatti. Il giornalista racconta: “Ho fatto un’intervista a Renzi e il giorno dopo ho visto la fotografia di casa mia pubblicata sui social, con una descrizione minuziosa dell’appartamento e tanto di dettagli degli interni, oltre a decine e decine di insulti, richieste di chiarire quanto l’ho pagata e come. Tutto questo su pagine Fb riconducibili a Iv. Alcune ‘unofficial’, ma che sono comunque di iscritti alla pagina nazionale, e due pagine locali del partito. Mi limito a osservare che da una parte c’è un’intervista fatta a Renzi che evidentemente non è piaciuta a esponenti di Iv e il giorno dopo mi sono ritrovato la mia casa pubblicata su delle pagine di Iv. Poi ognuno tragga le sue conclusioni”. 

“Ho invitato Renzi ed i suoi a fare pulizia di quelle pagine, ma con un messaggio privato”

Corrado Formigli spiega come il post di Renzi non abbia fatto altro che aumentare la visibilità della vicenda: “Il mio invito è fare pulizia di queste pagine: indicare l’abitazione di un giornalista da parte di sostenitori di un partito politico è qualcosa che ha a che fare con lo squadrismo. Ho scritto a Renzi quello che era successo, segnalandogli e mandandogli anche i link delle pagine dove c’era la foto della mia casa, per invitarlo a controllare le pagine del suo partito: mi sembrava un fatto grave quello che era successo. Un messaggio inviato privatamente su WhatsApp a Renzi, dopo il quale mi sono ritrovato la questione della mia casa pubblicata da lui senza il mio consenso. Io ho molti messaggi di Renzi ma non mi sono mai permesso di pubblicarli così, senza chiedere un suo consenso. Invece Renzi ha sostanzialmente pubblicato il contenuto della nostra conversazione in un post per continuare la sua battaglia politica, anche se io, da padre di famiglia, non volevo dare rilievo pubblico alla questione”. Il conduttore di “PiazzaPulita” attacca: “Non capisco perché equipari la sua situazione alla mia. C’è una dimensione pubblica della vicenda della sua casa: cosa c’entra la mia casa? Io non sono un senatore, non sono stato presidente del Consiglio, non ho avuto qualcuno che ha finanziato una mia fondazione. Morale della favola: tu fai l’intervista che evidentemente è sgradita nelle domande e il giorno dopo ti ritrovi la casa pubblicata su Facebook dai sostenitori del partito di Renzi. Ognuno tragga le sue conclusioni”. 

Ma cosa ha scatenato veramente i sostenitori di Renzi? Cerca di chiarire lo stesso Formigli, stavolta dalle colonne del Corriere della Sera: “Abbiamo intervistao Renzi  sulla fondazione Open e sul prestito di 700 mila euro ricevuto dalla famiglia di Riccardo Maestrelli, finanziatore di Open, nominato nel cda di Cassa depositi e prestiti quando lui era premier. E 24 ore dopo sui social, insulti. Cioè che mi ha colpito è stata la sua finta solidarietà, perché non lo avevo autorizzato a diffondere la cosa, divenuta subito oggetto di curiosità. E perché omette di dire che a pubblicare i dettagli su casa mia sono stati tutti gruppi a sostegno di Italia viva. Non può paragonare le due vicende a quelle accadute a lui: non siamo sullo stesso piano. Il punto è che all’indomani di domande sgradite si è scatenato qualcosa che ricorda molto da vicino la Bestia di Salvini”.

Solidarietà a Corrado Formigli da parte del mondo del giornalismo italiano 

In queste ore sono tanti gli attestati di solidarietà e di vicinanza espressi a Corrado Formigli. Massimo Giannini, giornalista e conduttore di “Circo Massimo” su Radio Capital, punge l’ex Premier Renzi, che in più di un’occasione, terminando i suoi post con: “Noi siamo altra cosa”, aveva condannato l’uso che fanno dei social Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Scrive il giornalista: “Tutta la mia solidarietà a Formigli per gli attacchi dei renziani sul web: poi non lamentatevi delle campagne d’odio lanciate dalla Bestia digitale di Salvini e Meloni”. Solidarietà che arriva anche dal Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, che esprime vicinanza al conduttore di La7: “Un abbraccio e ovviamente totale solidarietà perché oggi è stato colpito dall’odio della rete. Noi dobbiamo sconfiggere in tutti i modi una pratica per cui in Italia non c’è più confronto delle idee”. Anche il giornalista Salvo Sottile interviene sulla vicenda, con un tweet molto pesante: “Chissà chi muove la manina che mette in rete dettagli della vita di Corrado Formigli. Ma a naso sembra un messaggio mezzo mafioso, un avviso ai giornalisti (tutti): ’Attento a bussare in casa mia, a farti i fatti miei, perché io poi faccio vedere casa tua’. Copyright (Totò Riina)”.

 

Fonte: Adnkronos, Repubblica, Corriere della Sera

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