Pacco bomba al Viminale: “Sono stati i sostenitori di Matteo Salvini”

Un pacco bomba, destinato alla sede del Ministero dell’Interno è stato bloccato dagli artificieri di Roma. Ritrovati degli articoli di giornale inneggianti a Matteo Salvini. 

Luciana Lamorgese nel mirino: "Pacco bomba al Viminale" - Leggilo.org

La vicenda risale allo scorso ottobre, quando gli addetti del centro di smistamento dell’ufficio postale di Roma Ostiense hanno intercettato un pacco bomba. Durante i controlli tramite scansioni a raggi x di lettere e plichi, i sorveglianti si sono accorti che all’interno di un pacco, suddiviso in due parti, c’era materiale contenente esplosivo. Come spiega l’agenzia Adnkronos, che conferma le prime indiscrezioni pubblicate dal sito freepress Leggo, le due parti, una contenente detonatore, batteria ed innesco e l’altra contenente una scatola di metallo grigia con all’interno materiale esplodente, sono state neutralizzate dagli agenti dell’antisabotaggio. Secondo gli esperti, l’ordigno è stato costruito da professionisti, e gli stessi non hanno dubbi sulla potenza della bomba, che, assicurano, avrebbe potuto uccidere. Le indagini, venute allo scoperto solo oggi, sono coordinate dal pool antiterrorismo della procura di Roma e condotte dalla Digos della questura insieme all’Ucigos e alla Scientifica. Gli inquirenti stanno ancora cercando il reale destinatario dell’ordigno, ma tutto lascia presagire che l’obiettivo fosse il nuovo Capo del Dicastero dell’Interno Luciana Lamorgese.

Come spiega Il Giornale, il mittente del congegno è un gruppo denominato “Nemici dello Stato”. Nel pacco sarebbero stati ritrovati ritagli di giornale inneggianti a Matteo Salvini, leader della Lega, e ad un suo ritorno proprio al Viminale. Gli inquirenti stanno cercando di capire che si nasconda dietro questo gruppo, mentre sembra tramontata l’ipotesi della pista anarco-insurrezionalista. Non è la prima volta che gli artificieri intervengono in quell’ufficio postale: nel 2017 venne fatta brillare una bomba piazzata nei pressi della struttura e nel 2011 vennero invece ritrovati due ordigni destinati alle ambasciate della Svizzera e del Cile.

 

Fonte: Adnkronos, Il Giornale

Impostazioni privacy