Carola Rackete: “Abbiamo causato la povertà dell’Africa. Ora dobbiamo accoglierli”

Ospite della trasmissione di Fabio Fazio ” Che tempo che fa”, Carola Rackete espone il suo punto di vista sulla questione migranti e cambiamenti climatici. 

Catola Rackete cambiamenti climatici - Leggilo.Org

Per la prima volta dai fatti di giugno, Carola Rackete – comandante della motonave Sea Watche 3 –  torna in Italia. Due le occasioni che la vedono partecipe: a Milano per la presentazione del suo libro ” Il mondo che vogliamo” edito da Garzanti e l’intervento nel salotto di Fazio domenica sera scorsa  a  “Che tempo che fa“, assieme a lei Giorgia Linardi – portavoce di Sea Watche Italia e Muhamad Diaoune, testimone dei tragici viaggi della speranza, così come riportato da Agi.

Ricordiamo che il comandante della nave era finita sotto i riflettori nella notte del 29 giugno durante l’ingresso nel porto di Lampedusa con a bordo i naufraghi tratti in salvo il 12 giugno al largo delle coste libiche. Era entrata nel porto senza autorizzazione preventiva, invocando lo stato di necessità , e ignorando completamente la motovedetta della Guardia di Finanza – che per ben 2 volte le aveva intimato di non entrare-   e che aveva rischiato di essere schiacciata contro la banchina dalla stessa Sea Watch.

Come cittadina europea sono cresciuta avendo fiducia nei governi e nei paesi.  Avevamo avuto anche esperienze positive nel 2016 con la Guardia Costiera e con l’Esercito, ma oggi la situazione è molto diversa. Quando fai una richiesta in base alle leggi marittime internazionali, invii informazioni e chiami le autorità locali, no ricevi più riporta , o addirittura ricevi una risposta negativa”  Carola afferma che le autorità oggi violano patti internazionale e che quando la Guardia costiera libica riferisce di far rientrare le persone in Libia rimane scioccata:” la gente scappa dalla Libia. Ricevere queste informazioni è scioccante. Hai degli esseri umani sulla nave, non sono numeri, sono storie tutte tragiche” . E continua soprattutto sulla tragicità della disuguaglianza nel mondo. “ Perchè io , per caso, ho un passaporto tedesco, posso andarmene ovunque e se non mi piace qui posso andarmene altrove. Altre persone semplicemente non lo possono fare, e a quelle persone succede davvero qualcosa di terribile, poco umano”.

Come riportato da Rainewsl  la Rackete affronta il tema dell’attenzione mediatica che pare oggi calata enormemente neo suoi confronti. Quella che non diminuisce è l’emergenza profughi nel Mediterraneo: “ci sono ancora persone disperate che vogliono essere salvate e la nostra nave è ancora bloccata qui anche se il Tribunale l’ha rilasciata ma l’attenzione dei media sembra scomparsa”.

Povertà‘ e cambiamenti climatici sono connessi, dice Carola

La  riflessioni della Rackete, da convinta ecologista, hanno toccato anche i cambiamenti climatici: “C’è una relazione delle Nazioni Unite  dell’inizio di quest’anno che si concentra sulla povertà e sul clima. I cambiamenti climatici s’intensificheranno, e questo comporterà un’intensificazione della povertà nel mondo”. Secondo Carola i fenomeni sono strettamente correlati perché le devastazioni climatiche andranno a impattare su popolazioni che già sono povere di risorse.

“Quando la loro possibilità di sopravvivere verrà distrutta, con le nazioni industrializzate che continueranno a sfruttare e consumare le loro terre saranno costretti a da andarsene. E noi dobbiamo chiederci come riceverli perché siamo noi che li abbiamo costretti a fuggire. E’ nostra la responsabilità e spetta a noi proteggerli”.

 

Fonte: Agi, Rainews

 

 

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