“Balotelli non ha ricevuto nessun insulto”. Il giocatore denunciato per diffamazione

Quattro consiglieri del consiglio comunale di Verona hanno presentato una mozione per denunciare il calciatore Mario Balotelli per diffamazione nei confronti della città. Infatti, al contrario di quanto sostenuto dal bomber del Brescia, nessuno lo avrebbe insultato durante la partita Verona-Brescia. Il calciatore con la complicità di alcuni giornalisti potrebbero aver diffuso la notizia per gettare fango sulla città veneta.

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Domenica 3 novembre la partita tra il Brescia e l’Hellas Verona, al nono minuto di gioco, è stata interrotta per 4 minuti dall’arbitro Mariani. La causa – come ha riportato AGI – sarebbero stati presunti insulti razzisti, da parte di alcuni tifosi della squadra veneta, contro l’attaccante del Brescia Mario Balotelli. Il match è poi ripreso regolarmente e ha visto la vittoria del Verona per 2 a 1 sul Brescia che si è difeso con un solo goal segnato proprio da Balotelli. L’attaccante, poco dopo l’inizio dell’incontro, ha lanciato la palla verso la curva e ha fatto cenno di voler uscire. Ma è stato fermato e abbracciato dai calciatori di entrambe le squadre. A suo dire avrebbe udito alcuni tifosi della squadra antagonista urlargli contro insulti di stampo xenofobo.

Peccato che, oltre a lui e ad alcuni giornalisti che, però, non erano neppure presenti, nessuno avrebbe udito tali insulti. E, pertanto, ora il calciatore dovrà rispondere dell’accusa di diffamazione contro la città di Verona. Infatti – come riferisce Huffington Post – 4 consiglieri del consiglio comunale veronese hanno presentato una mozione per denunciare l’attaccante del Brescia. Il primo firmatario è Andrea Bacciga, appartenente alla lista civica Battiti. Gli altri sono i leghisti Alberto Zelger, Paolo Rossi e Anna Grassi. “Nessuno presente allo stadio ha udito questi famigerati ululati razzisti: né il pubblico, né la panchina del Brescia, né i giornalisti di Sky che si trovavano a bordo campo” E hanno proseguito i consiglieri “Non accettiamo che Verona venga dipinta per quella che non è. La nostra non è una città razzista e non dobbiamo permettere che venga diffamata ingiustamente”.

Che Verona e il Verona calcio non ammettano razzismi di alcun tipo lo dimostra la decisione di sospendere l’accesso allo stadio all’ultrà Luca Castellini. Questi aveva dichiarato che “Balotelli è di colore e, quindi, non può essere considerato del tutto italiano“. In seguito a ciò la società calcistica veneta dell’Hellas Verona ha adottato una misura interdittiva fino al 2030. E ha comunicato “Il signor Castellini ha espresso concetti assolutamente antitetici alla nostra etica. Per questa ragione non potrà più entrare nel nostro stadio fino al 30 giugno 2030″. 

Tuttavia la subitanea reazione dell’Hellas Verona non è sembrata abbastanza ad altre società sportive come la Roma. SkyTg24 riferisce che la Roma calcio ha sentenziato “E’ ora di decidere da che parte stare. Il razzismo non deve essere mai tollerato. Noi stiamo con Mario Balotelli senza se e senza ma“. Ma forse la società capitolina, quando ha scritto queste frasi, aveva dimenticato gli insulti dei suoi ultrà contro il centrocampista della Sampdoria Vieira durante una partita giocata meno di un mese fa nello stadio Luigi Ferraris.

E il caso Balotelli in men che non si dica è passato dal campo di calcio alle aule del parlamento. Da un lato – come ha riportato – TgCom24, il Presidente della Camera Roberto Fico ha dichiarato “I razzisti non sono i veri italiani perché non rispettano i nostri valori etici”. Dall’altro lato il premier della Lega Matteo Salvini, senza falsi perbenismi, ha sostenuto “Il razzismo è sbagliato sempre e comunque. Tuttavia penso sia sbagliato occuparsene solo quando riguarda fenomeni come Balotelli. In queste ore 10.000 operai dell’Ilva rischiano il posto di lavoro e, onestamente, penso che meritino ugual rispetto e considerazione di Balotelli”. Molto schietto anche il critico dell Arte Vittorio Sgarbi che durante la trasmissione Stasera Italia ha detto “Non dobbiamo aver paura delle parole. Mario Balotelli è certamente un cittadino italiano. Ma, altrettanto certamente, per le sue caratteristiche fisiche non rappresenta il “tipo italiano”. E poi siamo franchi, è un calciatore: viene applaudito quando segna e fischiato quando sbaglia, tutto qua”.

Del resto Mario Balotelli non ha mai suscitato grandi simpatie nelle tifoserie nemmeno quando giocava in Inghilterra. Secondo dati raccolti dall’associazione antirazzista Kick it Out, infatti, durante la stagione 2014-2015, quando Supermario era attaccante del Liverpool, era già il calciatore che riceveva più insulti sui social da parte dei club d’oltremanica. Non tutti gli insulti erano di carattere razzista. Molti inveivano solo contro i suoi atteggiamenti che, alla maggior parte dei tifosi della sua stessa squadra, non risultavano graditi.

Fonte: AGI, Huffington Post, SkyTg24, TgCom24, Hellas Verona Twitter.

 

 

 

 

 

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