Il premier Giuseppe Conte: “L’Umbria non conta niente, ha meno abitanti di Lecce”

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a solo una settimana dalle elezioni regionali in Umbria, presagendo un possibile fallimento, sminuiva l’importanza della regione e diceva “L’Umbria non conta niente, ha meno abitanti di Lecce”. Ma scende in campo a Narni un giorno prima del voto e dichiara “Noi non vi abbandoneremo mai”.

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Domenica 27 ottobre il popolo umbro sarà chiamato ad esprimersi per eleggere il nuovo presidente della Regione. A 24  ore dalla chiamata alle urne  il premier Giuseppe Conte, il leader del M5S Luigi Di Maio, il segretario del PD Nicola Zingaretti e il ministro della Salute, Roberto Speranza. sono scesi in campo a Narni per ribadire il loro pieno sostegno al candidato Vincenzo Bianconi. Come riferisce Adnkronos queste sono state le parole del Presidente del Consiglio “Noi non vi molleremo mai, siamo con voi. E lo saremo anche dopo le elezioni, a prescindere dal risultato”. Un’attenzione last minute insolita, da parte di chi, non più di due settimane fa aveva sostenuto: “L’Umbria in termini di abitanti conta meno di Lecce. Queste elezioni regionali contano ben poco. Non sono certo determinanti per le sorti del Governo”. Così – riferiva Leccenews24 – si era espresso il premier Giuseppe Conte durante la sua visita a Eurochocolate, la manifestazione umbra dedicata al cioccolato, rispondendo a chi gli metteva davanti la possibilità di una sconfitta. E queste affermazioni hanno suscitato lo sdegno di molti, in primis di Barbara Saltamartini, presidente della Commissione attività produttive della Camera e commissario provinciale della Lega a Terni. La deputata leghista, infatti, riporta Perugia Today, ha così commentato: “Che l’avvocato del popolo non avesse rispetto per le istituzioni lo sapevamo già. Ma ora ha mancato di rispetto anche al popolo umbro. Non ha più scuse, ha gettato la maschera ormai”. La deputata leghista aveva concluso: “Conte sbaglia a sottovalutare l’Umbria. Questa regione darà il via ad una ribellione a questo governo di Sinistra. Anche le altre regioni prenderanno esempio e manderemo a casa Conte, il PD e i Cinque Stelle”. Non si è fatta attendere neanche la risposta del leader del Carroccio Matteo Salvini che, a poche ore dal voto, come riferisce Huffington Post, ha ribadito “Alla faccia di chi dice che l’Umbria non conta nulla, domani arriverà una lezione di libertà e partecipazione. L’Umbria dopo 50 anni ha la possibilità di liberarsi dalla Sinistra.” E, facendo un chiaro riferimento alla recente convocazione del Premier Giuseppe Conte al Copasir, il segretario leghista ha concluso; “Conte non è l’avvocato del popolo ma l’avvocato dei Servizi Segreti. Non ha alcun rispetto per la democrazia”

Ma il Premier Giuseppe Conte, del resto, non è stato l’unico a contraddirsi. Il capo dei Cinque Stelle Luigi Di Maio, prima decisamente titubante sulla possibilità di correre con il PD in Umbria, nel corso di questo evento a Narni ha, invece, dichiarato “La più grande vittoria è correre insieme per costruire qualcosa di positivo“. E i cambiamenti repentini hanno toccato anche un’altra sfera: la scelta del candidato. Nel giro di poche ore Di Maio ha detto prima che non avrebbe voluto Vincenzo Bianconi come candidato e poi, invece, ha sostenuto di appoggiarlo al 100%. Infatti – come riferisce il Corriere dell’Umbria – il leader pentastellato, nel corso di un’intervista in streaming aveva sostenuto “Bianconi si è candidato lui. Io avrei preferito mille volte il sindaco di Assisi Stefania Proietti” Ma dopo aver letto l’articolo uscito sul quotidiano, ha accusato i giornalisti di aver strumentalizzato le sue parole e ha dichiarato “Le mie parole sono state ribaltate. Io non ho assolutamente detto di non volere Vincenzo Bianconi. Anzi: è un uomo di fiducia e ribadisco il pieno appoggio del M5S“.

Fonte: Adnkronos, Huffington Post, Perugia Today, Corriere dell’Umbria, Leccenews24.

 

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