Nuove tasse, Zingaretti: “Gli italiani non sono coglioni, sanno che dobbiamo pagare debiti di altri”

Di Maio risponde al Presidente del Consiglio Conte dopo che quest’ultimo aveva alzato i toni sulla manovra economica.

Zingaretti tasse - Leggilo.Org

C’è maretta – o forse sarebbe meglio dire mare mosso – tra il leader del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo che quest’ultimo aveva alzato i toni – come riporta Repubblica – sul fatto che c’è necessità di fare squadra e che chi non è d’accordo se ne deve andare. Il motivo del nervosismo è il vertice di maggioranza, previsto per la giornata di lunedì 21: “Vertice di maggioranza? La manovra è stata approvata e deliberata dai ministri di tutte le forze politiche, anche del M5S. Bisogna fare squadra, chi non la pensa così è fuori dal governo” aveva detto il premier. Nel frattempo da Palazzo Chigi era stata fatta una precisazione: “Nelle sue dichiarazioni Conte non ha inteso fare riferimento a singoli politici o forze politiche, ha fatto un discorso più generale, nella convinzione che un governo ha bisogno di unità e coesione per lavorare e lavorare bene”. Inoltre la frase “chi non fa squadra è fuori dal governo“, non sarebbe stata riferita alla manovra.

Di Maio: “Basta ultimatum”

Luigi Di Maio ha deciso di rispondere su Facebook alle presunte accuse di Conte, attraverso un lungo post nel quale ha illustrato i punti imprescindibili senza i quali appunto “Non ci sarà la manovra”: “1. Carcere per i grandi evasori. Chi evade più di 100mila euro all’anno deve essere punito seriamente col carcere e bisogna confiscargli più di quanto ha evaso. 2. Abbattere i costi delle carte di credito. Vanno bene le multe sul mancato utilizzo del Pos solo se ai commercianti gli abbattiamo i costi del Pos, se gli abbattiamo i costi delle carte di credito. Perché altrimenti stiamo introducendo una nuova tassa per i commercianti, non una multa. 3.Mantenere il regime del 15% per le nuove partite iva. In questa manovra alle partite iva gli si alzano persino le tasse. E non è accettabile”.

Di Maio ha proseguito, dichiarando: In politica si prendono in considerazione le proposte della prima forza politica che regge questo governo, che è il MoVimento 5 Stelle. Perché se va a casa il MoVimento 5 Stelle è chiaro che è difficile che possa esistere ancora la coalizione di governo, anzi è quasi impossibile”.

Evidentemente anche Matteo Renzi si è sentito chiamato in causa, visto che – riporta Repubblica – Italia Viva aveva dichiarato che avrebbe fatto un emendamento per Quota 100: “Oggi la manovra ha aspetti positivi, non si aumenta l’Iva. Su qualche tassa di troppo, per esempio la sugar tax o i balzelli sulle partite Iva faremo battaglia in Parlamento. Io sono pronto a scommettere che queste tasse saranno eliminate dal lavoro dei parlamentari”. . E ancora: “Faccio una proposta alla maggioranza: teniamo la pressione fiscale allo stesso livello dell’anno scorso tagliando le spese per due miliardi di euro in un anno, senza toccare i servizi. Ci prendiamo noi la responsabilità di farlo. Ma evitiamo balzelli come sugar tax, come quelli sulla casa e sulle partite Iva“.

Dal fronte democratico è stata particolarmente chiara la reazione del segretario del PD Nicola Zingaretti, che a “Non è l’Arena” su La7 ha dichiarato: “Non fa solo effetto, fa male, noi saremo molto responsabili e diciamo agli alleati che si può andare avanti ma nessuno ricominci a mettere bandierine su identità, perché gli italiani sono stanchi e non sono dei coglioni. Bisogna mantenere le parole sennò si arrabbiano e ci sarà una rivolta”. E poi: “Questa legge di bilancio è stata votata in Cdm da tutti i partiti, sono stati fatti gli emendamenti e si è approvata. Se in questo governo qualcuno si illude che facendo il furbo un giorno dice sì e poi il giorno dopo fa polemica l’interesse ad andare avanti viene meno. Non accetto un gioco a chi la spara più grande”.

 

Fonte: Repubblica, Luigi Di Maio Facebook

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