Passaggi di denaro e finanziamenti a Renzi: i pm cercano di far luce su 200 mila euro

L’avvocato Alberto Bianchi, ex presidente della fondazione Open, “cassaforte” nata per finanziare l’ascesa politica di Matteo Renzi, è indagato per traffico di influenze. Si vuole fare luce anche su un finanziamento, dei soldi dati al comitato per il Sì al referendum costituzionale.

Fondazione Open indagine anche su fondi soldi ex presidente avvocato Alberto Bianchi a Comitato per il Sì referendum di Matteo Renzi - Leggilo

Alberto Bianchi, avvocato ed ex presidente di Open che ha fatto da cassaforte all’ascesa politica di Matteo Renzi, avrebbe finanziato sia la fondazione stessa che il comitato per il Sì al referendum costituzionale del 2016 con 200 mila euro. Questo trapelerebbe dell’inchiesta portata avanti dalla Procura di Firenze, ma non solo. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe una consulenza affidata a Bianchi da Toto Costruzioni.

Per tale lavoro, un contenzioso con Autostrade da 75 milioni di euro, il legale avrebbe ricevuto una parcella da 2 milioni di euro, di cui 1,3 milioni sarebbero andati al suo studio e 700 mila a Bianchi stesso, il quale avrebbe poi versato 200 mila di essi nelle casse di Open e un’altra di pari importo nei conti del comitato per il Sì. Gli investigatori vorrebbero dunque fare luce sulla regolarità di questi passaggi di denaro e se si possa quindi ipotizzare per l’avvocato oltre il reato traffico di influenze, di cui è indagato, anche quello di finanziamento illecito.

Allo studio  ci sono tutti i bilanci di Open e la lunga lista dei finanziatori sequestrati lo scorso 16 settembre nell’ufficio del legale alla presenza del procuratore aggiunto Luca Turco e del pm Antonino Nastasi. Come riportato da Repubblica, il difensore di Bianchi, l’avvocato Nino D’Avirro, ha fatto sapere che presenterà ricorso al Tribunale del riesame per chiedere l’annullamento dei sequestri eseguiti dalla Guardia di finanza. Come riferito dal Corriere della Sera, Open, creata nel 2012 a Firenze con il nome di Big Bang era diventatO il contenitore delle donazioni da parte di finanziatori privati, collegata principalmente alle convention della Leopolda, dove ha avuto l’ascesa politica Matteo Renzi, ora uscito dal PD per fondare Italia Viva.

Fonte: Repubblica, Corriere della Sera

Impostazioni privacy