Preside si congeda scrivendo ai genitori: “Siete voi a dare il cattivo esempio”

Una preside romana, Eugenia Rigano, prima di congedarsi dall’istituto in cui era dirigente, ha scritto una lettera choc ai genitori. 

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Di Eugenia Rigano parla anche l’Ansa: è stata per cinque anni preside dell’istituto comprensivo Tullia Zevi di Casal Palocco, a Roma. A settembre prenderà servizio in un nuovo istituto e ha deciso di congedarsi dai genitori e dagli alunni e che per diverso tempo sono stati la sua “casa” lavorativa. Se i toni all’inizio sembrano benevoli e gentili  -“Cari genitori, al termine di cinque anni di incarico, desidero congedarmi con un breve saluto” scrive per poi passare a vere e proprie osservazioni pungenti.

Preside romana: “Voi madri cattivo esempio”

La dirigente ne ha per tutti, partendo dalle chat di classe, come riporta il Corriere della Sera: “I simpatici promotori di chat di classe, che appena costituito il gruppo cominciano ad azzannarsi tra loro con turpiloquio e minacce, perché si lamentano quando poi tra i figli si producono episodi di violenza e bullismo?”. 

Per non parlare del cattivo esempio dato dalle madri che si presentano a scuola in abbigliamento proprio appropriato stupendosi poi che le figlie vengano prese in giro:  “Le signore agée che esordiscono cercando visibilità negli organi collegiali in minigonna e calze a rete perché si lamentano poi se le figlie, non proprio silfidi, vengono sbeffeggiate dai compagni di classe?” commenta ancora, quasi come se ci fosse una grande confusione di ruoli, con genitori che non vogliono crescere e invece di lasciare spazio ai figli si mettono in competizione con loro. Sembra che oggi si sia dimenticato che “la scuola, come ci insegnano anche eminenti psicologi, è un dispositivo, come la caserma, il convento, o il carcere, che trae la propria efficacia da un sistema di regole” dice ancora la preside.

Eugenia Rigano ha anche sostenuto di essere stata per diverso tempo “vittima di attività denigratoria” con “Decine di lettere minatorie, il taglio di tre copertoni, e una capillare attività diffamatoria. Molti nemici molto onore”. Non si tratta del primo caso in cui tra genitori e insegnanti ci sono screzi importanti. Viene in mente quello eclatante in negativo dove due genitori hanno picchiato l’insegnante che aveva dato un brutto voto al figlio.

Fonte: Ansa, Corriere della Sera

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