Il Sindaco di Lampedusa: “Non possiamo accogliere più migranti, siamo pieni”

Il Sindaco di Lampedusa Salvatore Martello ha spiegato che non c’è posto, sull’isola, per accogliere i 356 migranti della Ocean Viking. L’hotspot è infatti già carico, con 200 migranti a fronte di 96 posti.

Sindaco Lampedusa - Leggilo

La Ocean Viking, la nave gestita dalle Ong Sos Mediterranee e Medici senza Frontiere, si trova nel braccio di mare tra Malta e Italia. A bordo ci sono 356 migranti, in mare da 13 giorni, e l’imbarcazione chiede un porto sicuro dove poter sbarcare, lanciando diversi appelli anche via Twitter e chiedendo di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile.

Tuttavia, sarà molto difficile che questi migranti sbarchino a Lampedusa. L’isoletta, considerata simbolo di accoglienza, è carica e non ce la fa più. Lo ha detto senza mezzi termini il Primo Cittadino Salvatore Martello. L’hotspost, il centro di accoglienza è infatti stracolmo: ci sono duecento migranti, per una capacità di 96 posti. Non c’è posto per i 365 migranti della nave Ocean Viking, tra l’altro più vicina alla costa siciliana che a Lampedusa.

“Non sarebbe logico tornare qui, ma non possiamo mai dire è finita, non diamo più accoglienza a nessuno. A Lampedusa gestiamo questa situazione come marinai, come pescatori”, dice il Sindaco a Repubblica. “Se qualcuno o una barca devono essere salvati, può attraccare. Se c’è un problema legale, di responsabilità penale, lo giudicheremo sul campo. Ma se qualcuno a Roma ritiene che dobbiamo affrontare soli il problema migranti …”, ha proseguito. La situazione dei migranti e degli sbarchi, fa notare il Sindaco, ha conseguenze economiche e pesa sull’immagine della nostra isola.

“Ci sono anche barche abbandonate che ostacolano la navigazione e l’attività dei pescatori. Ma lo Stato italiano dovrebbe avere il coraggio di riconoscere l’impegno degli abitanti di Lampedusa”, sottolinea Martello. Il Sindaco, favorevole all’accoglienza e all’apertura dei porti, ha ricevuto in passato anche minacce e gesti intimidatori. Tuttavia, la questione rimane troppo grande per poter essere affrontata solo da una parte e l’isola è piena e carica.

Fonte: Medici senza frontiere Twitter, Repubblica

 

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