Bologna, ritorna la dicitura “altro genitore” al posto di “padre” e “madre”

Il consigliere comunale leghista Umberto La Morgia accusa la Sinistra di aver modificato la dicitura sui moduli per la domanda di iscrizione agli asili nido comunali di Casalecchio, in provincia di Bologna. Ritorna “altro genitore”.

Altro Genitore, torna la dicitura - Leggilo

 

Ad aprile il nuovo governo Lega-M5S aveva annullato il provvedimento dell’ex premier Renzi: sulla carta d’identità è tornata la dicitura “padre” e “madre”, invece di “genitore 1” e “genitore 2”. A quanto pare il cambiamento in Gazzetta Ufficiale non è stato recepito da tutti: a Casalecchio, in provincia di Bologna, dove è stato eletto sindaco Massimo Bosso, la Sinistra ha sostituito le diciture “padre e madre” con “genitore dichiarante” e “altro genitore”. Le diciture nuove sono apparse sui moduli di richiesta per l’iscrizione all’asilo comunale.

A denunciare l’accaduto è Umberto la Morgia, consigliere comunale della Lega a Casalecchio di Reno, come riportato da Il Giornale: “Da oggi sarà più difficile opporsi al modello di famiglia ‘omogenitoriale’ e alle imposizioni culturali più strambe nelle scuole e istituzioni pubbliche“. Con queste parole il consigliere contesta la patnership col progetto Ready e il cambio della dicitura incriminata sui documenti ufficiali del Comune.

In particolare, La Morgia si oppone alla legge regionale contro omotransnegatività promossa dalla democratica Roberta Mori. La legge si ispira al modello dei servizi sociali della Val d’Enza e vuole estendere all’intera Emilia Romagna la rete RE.A.DY.  la “Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per Orientamento Sessuale e Identità di Genere”. A questa rete contro le discriminazioni di genere ha aderito anche il comune di Casalecchio. In merito a questo progetto la settimana scorsa, La Morgia ha presentato un’interrogazione comunale nella quale chiedeva al Comune di uscire dalla partnership con Ready: “Nel mio intervento ho chiarito che in linea di principio siamo tutti contro la discriminazione delle persone, ma ho fatto notare che le azioni poste in essere dal Comune finora contro le presunte discriminazioni grazie a tale partnership sono state di fatto tutte volte a promuovere l’omogenitorialità“.

A sostegno della sua richiesta, La Morgia, che ha peraltro dichiarato pubblicamente il suo orientamento omosessuale, ha citato le principali attività svolte nell’ambito del progetto Ready. Due gli eventi discutibili in particolare e sono le presentazioni di libri dai titoli significativi: “Il libro di Tommy: manuale educativo didattico su scuola e omogenitorialità” e “Maestra, ma Sara ha due mamme?: le famiglie omogenitoriali nelle scuole e nei servizi educativi“. Non solo, alle presentazioni si è aggiunto un corso di formazione per docenti e familiari dal titolo: “Nuove famiglie: scuola, genitori e sviluppo psicosociale“.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata tuttavia la modifica della dicitura sui moduli per l’iscrizione all’asilo. Ferma la posizione di La Morgia: “Visto che l’argomento è molto dibattuto anche all’interno della Sinistra stessa, e totalmente fuori luogo in particolare in questo momento di scandali che coinvolgono il mondo LGBT sugli affidi, ho proposto di sciogliere questa partnership lesiva del diritto dei bambini ad avere un padre e una madre e della libertà educativa dei genitori verso i propri figli“.

Alessandra Curcio

Fonte: Il Giornale

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